Diamo il via alla nostra nuova rubrica intervistando Marzia Patti, consigliere comunale di Trapani. Come sono stati questi primi 18 mesi in consiglio? Esperienza indubbiamente positiva, seppur ci siano tante cose da fare per Trapani, specialmente per quanto riguarda le politiche giovanili e per incentivare i giovani a spendersi per il nostro territorio. Noi giovani in consiglio comunale abbiamo il dovere politico di fare in modo che l'amministrazione continui ad essere sensibile al tema, rispondendo all'appello di coloro i quali vogliono tornare o rimanere a Trapani.
Ad esempio, circa le nuove opportunità lavorative, ho promosso un emendamento insieme alla trapanese Giulia Genco relativo all'inserimento di figure professionali per la rieducazione dei cani, i quali, ultimati i lavori, certamente non possono trascorrere il resto della loro esistenza in un canile. In che rapporti si trova con il PD? Il rapporto con il PD è ottimo. È nostra intenzione, anche alla luce dei recenti cambiamenti a livello nazionale, ricostruire un partito che sia, partendo da Trapani, una casa per chi vuole fare politica attiva con proposte concrete per il territorio e non solo.
Gli esponenti del PD hanno mostrato compattezza in determinate circostanze: ad esempio, per la mozione inerente il conferimento della cittadinanza alla Senatrice Segre, è emerso un lavoro di squadra tra me, Valentina Villabuona (promotore), Dario Safina e Pino Pellegrino (sostenitori) tutti appartenenti al PD. Il percorso è ancora lungo, l'opposizione è dura ed il populismo ed il clima di odio che si sta cercando di creare, anche all'interno della nostra città, appare difficile da combattere, ma sono certa che il partito possa (e debba!) tornare a tessere le tele della politica trapanese, soprattutto partendo dai giovani tesserati che hanno voglia di essere membri attivi di questo partito, come Giulia Passalacqua, Paolo Petralia o Marina Giordano per esempio.
Giudizio sull'amministrazione di Giacomo Tranchida? Tanto ha fatto e tanto farà. È un'amministrazione inarrestabile, formata da un team di assessori sempre pronti a trovare tempestive soluzioni ed a dare molteplici input all'amministrazione, professionisti che sanno fare bene il loro lavoro. Potrei fare molteplici esempi ed esprire parole di stima per ognuno di loro, ma mi limito a sottolineare che questa amministrazione ha vissuto un anno di emergenze che sta cercando di risolvere: rifiuti, canile, scuole con problemi strutturali, palestre in stato di abbandono, frazioni dimenticate e tant'altro.
Ottime, a mio parere, le variazioni di bilancio che sono state proposte ed approvate dal consiglio comunale inerenti, ad esempio, la manutenzione straordinaria ed ordinaria di strade e marciapiedi di frazioni e quartieri da tempo dimenticati, il recupero di immobili storici come il complesso di San Domenico e la riapertura degli impianti sportivi. Ottima anche l'apertura alle associazioni propositive, come Erythros, Agorà o Trapani per il Futuro. Certamente, come direbbe il sindaco, non abbiamo la bacchetta magica, ma sono certa che il duro lavoro portato avanti dalla giunta in questi mesi avrà presto i suoi frutti.
I giovani a Trapani sono ben rappresentati? Si, sono ben rappresentati anche in assenza del cosiddetto assessore giovane, posto che i giovani consiglieri di maggioranza e le associazioni giovanili lavorano in sinergia con l'amministrazione affinché la "scommessa giovani" non venga persa in partenza. Personalmente, io mi reputo il "mezzo" attraverso cui i giovani possono far sentire la loro voce, le loro idee in Consiglio. Cosa pensa delle "sardine"? Credo fortemente nella risposta al populismo portata avanti da una fetta della popolazione italiana che non vuole sottostare a determinate ideologie e dinamiche, ma che reagisce chiedendo che i principi costituzionali vengano rispettati e che ritorni alla buona politica.
Ciò è fondamentale ed imprescindibile. Vedere che anche i trapanesi si sono riuniti in Piazza, stretti stretti come Sardine, per dire "BASTA" ad un tipo di politica populista, che cavalca ed alimenta l'odio al fine di ricevere like e fomentare le masse a proprio vantaggio, mi ha resa orgogliosa della mia città. Purtroppo, per motivi personali, ero assente. Da tesserata del PD ho preferito, in ogni caso, rimanere un passo indietro ed evitare di macchiare o strumentalizzare, in qualsiasi modo, la purezza e la freschezza della manifestazione.
Tuttavia, la giornata e la scelta della location non sono state ottimali, mio parere: l'organizzazione degli eventi dovrebbe dipendere da condivisioni d'intenti e da una profonda conoscenza del territorio. Quale futuro per Marzia Patti? Circa il mio futuro politico, vedo un orizzonte ben delineato, sia dal punto di vista della partecipazione attiva all"interno del PD sia dal punto di vista del lavoro che, da consigliere comunale, sto portando avanti. D'altronde, anche in diverse sedi mi sono sempre occupata di tematiche che hanno a che fare con la politica ritenendo che non servissero etichette o poltrone per portare avanti iniziative o risolvere problemi all'interno della propria città.
Oggi mi ritrovo anche a fare parte del movimento "Città che vogliamo", promosso dai Sindaci Tranchida e Toscano, proprio perché è mia intenzione intraprendere un percorso di sinergia tra i giovani e non solo residenti all'interno dei comuni della provincia affinché non si alzino muri e perimetri ma ponti tra diverse realtà. Inoltre, sono tra gli otto membri del coordinamento Anci Regionale dei consigli comunali e collaboro attivamente con il neo comitato di amministratori locali CARS, posizioni grazie alle quali posso occuparmi anche di tematiche che riguardano tutta la Regione, non dimenticando e rappresentando sempre la nostra città ed i nostri concittadini.
Emanuele Barbara
