Il sindaco delle Isole Egadi, Giuseppe Pagoto, torna a chiedere attenzione alle Istituzioni preposte in merito alla struttura penitenziaria dell’isola, avanzando una richiesta di potenziamento di personale presso l’Istituto, affinché siano rafforzati il presidio e le dotazioni, anche navali, delle stesse Forze di Polizia. Come peraltro evidenziato nel corso del Comitato provinciale per l'Ordine la Sicurezza Pubblica, tenutosi a Favignana nel gennaio del 2017, il sindaco Pagoto sensibilizza le istituzioni, ponendo l'accento sul Corpo di Polizia Penitenziaria della Base Navale di Favignana, quale presidio di sicurezza indispensabile nell’arcipelago delle Isole Egadi, non solo per il trasposto dei detenuti da e per la Casa di Reclusione 'Giuseppe Barraco', ma anche per altri servizi che la legge affida al Corpo.
Il carcere di Favignana è anche una “casa lavoro” (in Italia sono solo quattro, Favignana è l’unica del Meridione) intesa come misura di sicurezza personale detentiva, prevista dall’art. 216 del codice penale. La casa di lavoro prevede un’attività lavorativa interna e misure alternative esterne: i detenuti che vi hanno aderito svolgono attività di reinserimento produttivo, sociale e culturale presso l’isola, eseguendo lavori di pulizia, diserbaggio, facchinaggio con gli operatori comunali, mentre nella scuola eseguono essenzialmente lavori di giardinaggio e di piccola manutenzione.
Il primo cittadino torna, dunque, a mettere in risalto l’importanza della struttura sul territorio, come punto di riferimento relazionale con gli abitanti dell’isola, evidenziando da un lato che l’opera dei detenuti (in art. 21 e, quindi, in semilibertà) è preziosa sul territorio e nelle strutture pubbliche per il loro mantenimento in stato di efficienza e pulizia, e per la stessa economia del territorio, che certamente si sviluppa anche attorno all’istituto penitenziario durante l’inverno.