La crisi idrica lascia il segno a Trapani e nasce il comitato "L'acqua è un diritto di tutti". Una iniziativa nata con l'obiettivo di rappresentare in modo più incisivo le istanze dei cittadini in merito alla gestione delle risorse idriche.
Il Comitato, che conta già centinaia di aderenti, ha presentato una formale richiesta di accesso agli atti al Comune di Trapani. I cittadini chiedono chiarimenti sullo stato di avanzamento dei lavori di revamping dei pozzi previsti dal piano regionale, sull'utilizzo dei fondi stanziati per l'acquisto e la riparazione di autobotti e sull'accordo con Siciliacque per lo sfruttamento dei pozzi di Balata Inici.
"Non possiamo più tollerare questa situazione di stallo – dichiara Salvatore Titoni, uno dei fondatori del Comitato –. I cittadini hanno diritto a risposte chiare e concrete. Chiediamo all'Amministrazione comunale di agire con trasparenza e di mettere in atto tutte le misure necessarie per garantire un servizio idrico efficiente e continuativo".
Tra le principali preoccupazioni espresse dal Comitato vi è la mancata attivazione del servizio sostitutivo tramite autobotti, previsto dalla Carta dei Servizi del gestore idrico, e il ritardo nei lavori di revamping dei pozzi, fondamentali per aumentare la disponibilità di acqua potabile.
Il Comitato ha inoltre sollecitato un incontro con l'assessore all'Energia per approfondire la questione e trovare soluzioni concrete ai problemi emersi.