Trapani, il museo delle illusioni tra storia e divertimento

Nuovo articolo a cura degli studenti del "Rosina Salvo"

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
01 Marzo 2023 10:24
Trapani, il museo delle illusioni tra storia e divertimento

Ubicato nel centro storico di Trapani, ed esattamente in via Mercè n. 2, troviamo il Museo delle Illusioni (MOOI, Museum of Optical Illusions), nato nel 2017. 

Il museo nasce grazie a un tecnico aeronautico di Trapani, Tony Pennacchio che, dopo aver vissuto alcuni anni ad Abu Dhabi e rientrato in Sicilia, ha deciso di creare qualcosa di nuovo “il museo delle illusioni”.

Fino all’estate scorsa questo era l’unico museo delle illusioni in tutta Italia. Ma successivamente anche Firenze, Torino, Roma e Milano hanno inaugurato un museo delle illusioni, ma tutti in franchising. 

Luogo fantastico, esperienza unica ed entusiasmante sia per gli adulti che per i bambini, per divertirsi in buona compagnia e conoscere più da vicino il mondo delle illusioni ottiche, capaci di ingannare ed affascinare la mente e al tempo stesso incuriosirla. All’interno del museo ci sono 18 illusioni, che vi faranno confondere e capire come funziona realmente la mente umana, che una volta svelate con l’aiuto della scienza, siano esse di movimento, geometriche o di prospettive, ci rivelano gli inganni che la nostra mente ci tende.

Al museo si accede con una visita guidata della durata di circa un’ora, a piccoli gruppi così che si possa godere l’intera visita, con la possibilità di fare foto dentro le varie stanze.

L'affluenza delle persone che visitano il museo è anche data dai ragazzi che ci lavorano che sono davvero molto gentili e coinvolgenti, e accompagnano i visitatori in questo percorso con grande preparazione e pazienza spiegando le varie illusioni e i concetti scientifici e psicologici che stanno dietro alle visioni. Le guide sono anche molto competenti e in grado di spiegare le illusioni e stimolare la partecipazione dei visitatori e mostrando loro in modo concreto gli effetti delle percezioni illusorie. 

All’interno del museo troviamo quadri, oggetti e immagini che si muovono pur restando ferme, strutture cave che sembrano differenti a seconda la posizione del visitatore. Come i celebri quadri a doppia lettura dell’artista russo Valentin Dubinin. In questo museo si trova un’illusione chiamata Prassinoscopio Gigante del Mooi, tra i più grandi al mondo con un diametro di 120 cm e pesa circa 150 kg. Il prassinoscopio è un dispositivo ottico creato in Francia nel 1876 da Charles-Emile Reynaud. 

È un dispositivo ottico che permette la proiezione di immagini e disegni creando l’illusione del movimento, viene utilizzata una striscia di immagini applicate in cerchio sulla superficie interna di un cilindro girevole. Le immagini vengono riflesse in sequenza verso l’osservatore da una serie di specchi, creando un’illusione di una scena animata. Tale illusione è stata usata anche in ambito cinematografico. Questo prassinoscopio è il più grande in Europa ma in assoluto in Italia. 

Ma non è solo questo il bello, infatti, ci sono anche delle stanze che vi faranno girare la testa, come la cosiddetta “sedia di Beuchet” che fa apparire le persone sedute la metà rispetto alle loro reali dimensioni. La sedia è formata in realtà da due parti (la parte della seduta è grande il doppio delle gambe), per cui chi si siede nella parete più distante della sedia appare molto piccolo. 

Ma anche la stanza di Ames o la Gravity room, la prima è stata inventata dall'oftalmologo americano Adelbert Ames nel 1946 su un'idea di Hermann von Helmholtz. 

La stanza è costruita in modo che, vista frontalmente, appaia come una normale stanza a forma di parallelepipedo, con due pareti laterali verticali parallele, una parete di fondo, e un soffitto e un pavimento paralleli all'orizzonte. In realtà la pianta della stanza ha forma di trapezio, le pareti sono divergenti, e il pavimento e il soffitto sono inclinati. Le inclinazioni e le proporzioni nella dimensione degli elementi posti alle diverse profondità sono calcolate tenendo conto delle regole della prospettiva. Per effetto dell'illusione una persona in piedi in un angolo della stanza appare un gigante, mentre un'altra persona situata nell'angolo opposto sembra minuscola. 

L'effetto è così realistico che una persona che cammini da un angolo all'altro sembra ingrandirsi o rimpicciolirsi. La seconda sfida le leggi di gravità. La Gravity Room è una delle nostre mostre più popolari, che combina la percezione e gli angoli per creare una mostra unicamente disorientante ed educativa. Il pavimento di questa stanza è inclinato di 25 gradi, risultando in un'illusione fisicamente impegnativa, ma mentalmente stimolante. 

Questa stanza è certamente un rompicapo e scuoterà sicuramente la tua fede nelle leggi della fisica, poiché il tuo cervello e i tuoi occhi fanno deduzioni inconsce sul fatto che ti trovi su una superficie piana o inclinata. 

Assisterai a cose che sono fisicamente impossibili: palle che rotolano verso l'alto... La stanza antigravitazionale deve essere vissuta! Visivamente non è riconoscibile o visibile. Entra in una nuova dimensione dei sensi. Preparati a stupirti. Nessuno può crederci finché non l'ha visto con i propri occhi!

In Italia questo museo non ha avuto nessun riconoscimento ma, invece, lo ha avuto dal Bangladesh. 

Il giorno 22 febbraio 2023 alle ore 9:00 la nostra classe, 1I del Liceo economico sociale, insieme al nostro docente accompagnatore, la professoressa Lombardo, ma anche altre classi ci siamo divertiti molto a provare in prima persona queste incredibili illusioni, grazie ad un’armoniosa combinazione di arte, fisica, ottica e psicologia, mettendo a dura prova la nostra mente.

A cura di Monteleone Sofia e Barraco Greta, 1I Economico-sociale

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