La giustizia sportiva si è espressa. Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare ha inflitto una pesante sanzione al Trapani Calcio: otto punti di penalizzazione da scontare nel campionato di Serie C 2025-2026. Un colpo durissimo per il club granata, ancora prima del fischio d’inizio della nuova stagione.
Contestualmente, il Tribunale ha disposto sei mesi di inibizione per Valerio Antonini, amministratore unico della società, e per il procuratore Vito Giacalone. Entrambi resteranno fuori da qualsiasi attività federale fino a fine novembre 2025.
Il provvedimento arriva al termine dell’udienza di ieri e rappresenta il primo pronunciamento ufficiale in ambito sportivo sullo scandalo delle compensazioni fiscali irregolari, che ha coinvolto diverse squadre tra Serie B e Serie C — e che ha travolto anche la Trapani Shark nel basket.
Secondo quanto emerso, Antonini e Giacalone sono stati ritenuti responsabili del mancato versamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps per le mensilità di novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025 e per quella di febbraio 2025.
La società avrebbe poi tentato di sanare la propria posizione acquistando crediti d’imposta risultati fittizi, emessi dal sedicente “Gruppo Alfieri SPV Srl”. Una manovra che ha aggravato ulteriormente la posizione del club.
Oltre al danno tecnico e sportivo, la sentenza infligge un duro colpo d’immagine al presidente Antonini, figura centrale nella rinascita del progetto sportivo trapanese. L’interdizione di sei mesi rischia di rallentare non solo le attività del club, ma anche le operazioni strategiche in corso sul territorio.
Quella di ieri è solo una sentenza di primo grado. Il Trapani ha ora la possibilità di presentare ricorso alla Corte Federale d’Appello.
Lesta è arrivata la dichiarazione del club granata. "Alla luce della decisione del primo grado di giudizio che ci vede penalizzati nella prossima stagione 2025-26 dal Tribunale federale nazionale - si legge in una nota - la società Fc Trapani 1905 comunica che attenderà, nell’arco dei prossimi giorni, di conoscere le motivazione che hanno portato alla decisione al fine di proporre immediato reclamo davanti alla Corte Federale di Appello. La posizione del club resta immutata avendo adempiuto a tutte le prescrizioni di pagamento e pertanto confida nell’ambito dei prossimi gradi di giudizio di far valere appieno le proprie ragioni".
