Paceco commemora le donne vittime di violenza e femminicidio

Uomini, donne e tanti giovani si sono raccolti in piazza Vittorio Emanuele, davanti al Municipio.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
18 Settembre 2023 13:05
Paceco commemora le donne vittime di violenza e femminicidio

Un cuore formato da 79 candele, tante quante le donne vittime di femminicidio dall'inizio di quest’anno, tutte nominate in un triste elenco, sono stati alcuni dei momenti toccanti della manifestazione che si è svolta ieri sera a Paceco. Uomini, donne e tanti giovani si sono raccolti in piazza Vittorio Emanuele, davanti al Municipio, per una commemorazione voluta dalla comunità e organizzata dalle consigliere comunali Angela Rindinella e Gaetana Basiricò in sinergia con la presidente del Consiglio, Maria Basiricò, e con l’Amministrazione comunale.

Attraverso la lettura di poesie, stralci di canzoni, racconti e anche testimonianze di diversi cittadini, sono state commemorate le vittime di femminicidio e si è manifestato contro la violenza di genere, in un’atmosfera di profondo di cordoglio. Erano presenti, oltre al sindaco Aldo Grammatico, assessori e consiglieri comunali, il vescovo Pietro Maria Fragnelli, i rappresentanti di diverse associazioni che si spendono ogni giorno su questo fronte e il gruppo scout di Paceco. Il gruppo di donne pacecote che nei mesi scorsi ha realizzato l’opera artigianale “Un cielo di centrini”, ha voluto esserci con il silente lavoro delle mani, realizzando una catenella di filo rosso che «simboleggia – spiegano – l’unione di uomini e donne che possono tessere insieme nuove trame nella società priva di violenza, ma anche l’unione di uomini e donne vicine alle vittime e a chi giornalmente subisce atti di violenza».

«Un incontro per sentirci più uniti contro la violenza di genere, – evidenziano le promotrici dell’iniziativa – per esprimere il cordoglio per tutte le vittime di femminicidio e di violenza, per iniziare percorsi più radicati di alfabetizzazione emotiva ed educazione al rispetto della diversità nei contesti scolastici e nelle agorà della nostra piccola comunità, per l’avvio di un cambio di rotta sopratutto nelle nuove generazioni».

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