«Mezzi antincendio all’interno della R.N.O. Monte Cofano», la proposta di Legambiente Pizzo Cofano

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
30 Luglio 2020 15:12
«Mezzi antincendio all’interno della R.N.O. Monte Cofano», la proposta di Legambiente Pizzo Cofano

Si fa ancora la conta dei danni per quanto successo ieri sera: le fiamme che hanno avvolto Monte Cofano non fanno altro che aggiornare la lunga lista dei roghi che imperversano il nostro territorio nel periodo estivo: «Non è una cosa da sottovalutare, bisogna stare attenti e prevedere gli eventi a tutela del nostro prezioso territorio». Sono le parole di Giuseppe Clemente, presidente della Legambiente Pizzo Cofano, il quale in una lettera indirizzata all'azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana, e al sindaco di Custonaci, Giuseppe Morfino, indica la possibile soluzione al problema:  «A volte, anche a causa del forte vento di scirocco, i principi di incendi ben presto si propagano fino a distruggere gran parte della riserva, come Legambiente Pizzo Cofano comprendiamo bene come sia difficile riuscire a controllare una vasta area come quella della Riserva Orientata di Monte Cofano ma con la presente vogliamo chiedere che vengano collocati due mezzi antincendio il primo sul lato nord-est (frazione Frassino-Tuono) ed il secondo sul lato sud-ovest (frazione Cornino, lato su cui spesso hanno inizio gli incendi) al fine di evitare il propagarsi di incendi e quindi di salvaguardare la flora della Riserva». «I mezzi antincendio - prosegue Clemente - potrebbero intervenire nell'immediatezza in caso di incendio ed inoltre la presenza del personale dell’Azienda Foreste potrebbe fare da deterrente.

Riteniamo che il costo da sostenere per il personale e dei mezzi antincendio, all’interno della Riserva di Monte Cofano, possa essere sempre inferiore al danno ambientale che un incendio provochi». Poi, un'ulteriore proposta alle autorità: «Con l’occasione inoltre il circolo di Legambiente Pizzo Cofano chiede che la Torre di San Giovanni, posta lungo il percorso a mare della R.N.O., venga utilizzata come punto di osservazione per i visitatori della R.N.O.

e vengano inoltre previsti dei servizi igienici dato che l’intera R.N.O. ne è sprovvista. Altro progetto che riteniamo sia meritevole di attenzione - conclude -  è quello che prevede la pavimentazione dell’attuale sentiero naturalistico con materiale eco-compatibile, ovviamente allargando il sentiero a mt. 2,00, al fine di consentire la fruibilità ai disabili e allo stesso tempo consentire l’accesso dei mezzi antincendio fino alla Torre di San Giovanni».

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