Nella giornata dell’11 luglio 2019, la Squadra Pegaso della Sezione Investigativa del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo, con l’ausilio della Squadra Cinofili della Questura di Palermo, al culmine di una intensa attività di indagine, denunciava in stato di libertà due cittadini mazaresi, A. S. e A. G., classe ’92 e ’95, con precedenti specifici, per il reato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nell’ambito di mirate attività di Polizia, dirette alla prevenzione generale e al controllo del territorio nella città di Mazara del Vallo, tese soprattutto a combattere il diffuso fenomeno del consumo tra i giovani mazaresi di sostanze stupefacenti, gli investigatori della Pegaso eseguivano una perquisizione domiciliare all’interno delle abitazioni dei due giovani, scoprendo, in casa del primo, sette piante di marijuana di differenti dimensioni, oltre a dei vasi riempiti di torba ove erano stati piantati semi presumibilmente della stessa tipologia vegetale.
Una volta trattata, si stima che la vendita della sostanza stupefacente avrebbe fruttato la somma di € 10.000,00. Poco prima di entrare nell’abitazione del secondo giovane, gli agenti notavano che questi, accortosi della loro presenza, lanciava un sacchetto di plastica dalla finestra di casa verso un terreno adiacente, abbandonato e invaso da rovi. Immediatamente ritrovato, gli investigatori accertavano che la busta conteneva 30 grammi di marijuana. All’interno dell’appartamento, nel corso della perquisizione, veniva rinvenuta una ulteriore dose di 5 grammi di marijuana confezionata in un bustina di plastica.
Venduta sul mercato, si stima che la sostanza stupefacente avrebbe complessivamente fruttato la somma di € 500,00. La squadra Pegaso del Commissariato, ancora, il 18.07.2019, dopo una serrata ricerca che coinvolgeva i comuni di Campobello e Mazara, rintracciavano G.G., mazarese di 54 anni, perché condannato in via definitiva per il reato continuato di violenza sessuale aggravata. L’uomo viveva a Mazara, all’interno di una casa apparentemente disabitata da lungo tempo. Gli investigatori, dopo una scrupolosa attività di osservazione, trovavano l’uomo all’interno dell’appartamento e lo arrestavano, conducendolo al Commissariato per gli atti di rito e accompagnandolo, successivamente, alla Casa Circondariale di Trapani per l’esecuzione della pena detentiva.
Personale dell’Ufficio Misure di Prevenzione, infine, il 17 e il 18 luglio, dava esecuzione a due diversi provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria nei confronti di B.M., mazarese di 31 anni, sottoponendolo alla detenzione domiciliare per furto aggravato in concorso, e nei confronti di N.G., anch’egli trentunenne, condannato a 4 anni per rapina. Quest’ultimo veniva rintracciato nel centro urbano di Mazara, arrestato e tradotto alla Casa Circondariale di Trapani per scontare la pena inflittagli.
Comunicato stampa