Già lo scorso 10 novembre, proprio il giorno dell’esondazione del fiume Mazaro, vi era stato il sopralluogo del Sottosegretario del Ministero dei Rapporti con il Parlamento Vincenzo Santangelo. Ieri addirittura altri due sottosegretari del Governo giallo-verde (M5S-Lega), hanno effettuato un sopralluogo presso il porto canale di Mazara per verificare i danni subiti con l’esondazione del fiume Mazaro a causa del forte maltempo e del suo ridottissimo fondale che non viene escavato da circa 40 anni.
“Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza per la Sicilia e stanziato già una prima tranche di 50 milioni di euro per l’Isola, su uno stanziamento complessivo di 200 milioni di euro, come annunciato, nei giorni scorsi, dal premier Giuseppe Conte. La mia presenza qui oggi testimonia la vicinanza del Governo del Cambiamento alla cittadinanza e ai pescatori di Mazara del Vallo. Convocheremo un tavolo tecnico con la Regione, il Comune, il commissario straordinario dell’ex Provincia di Trapani e gli enti preposti per trovare una soluzione per il dragaggio del Fiume Mazaro, che si attende da parecchio tempo, e ai problemi legati all’ondata di maltempo, che si è abbattuta sulla Provincia di Trapani, nei giorni scorsi”.
Lo ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Michele Dell’Orco, a Mazara del Vallo, dove ha fatto tappa nella mattinata di ieri, insieme a una delegazione di esponenti del M5S, composta dai deputati nazionali e regionali del M5S Vita Martinciglio e Sergio Tancredi e dal consigliere comunale di Mazara Nicola La Grutta, per un sopralluogo, dopo l’ondata di maltempo che nei giorni scorsi ha colpito la Sicilia occidentale. “Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli – ha aggiunto Dell’Orco – ha già avviato un’interlocuzione con il provveditorato locale.
Nei prossimi giorni ci saranno altri incontri per dare soluzioni concrete dopo quanto avvenuto”. Per la parlamentare Martinciglio “dal sopralluogo effettuato oggi sono emerse le criticità del porto canale di Mazara del Vallo insieme alla necessità di un intervento”. “In caso d’inerzia – ha detto – ad essere pregiudicata sarebbe tutta la marineria mazarese. C’è un preciso impegno da parte del Governo nazionale per capire cosa non ha funzionato in passato, attraverso un confronto collaborativo e operativo con la Regione”.
Il deputato regionale del M5s Sergio Tancredi ha aggiunto: “Quanto avvenuto nei giorni scorsi a Mazara del Vallo, a causa dell’eccezionale ondata di maltempo, che si è abbattuto in provincia di Trapani e nella Sicilia occidentale, è stata amplificata dalle condizioni in cui versano il porto canale di Mazara del Vallo e il letto del fiume Mazaro, che attende interventi di escavazione da diversi anni. Fortunatamente e per pura causalità, l’ondata di maltempo non ha causato vittime, ma non possiamo più permetterci di rinviare le operazioni di dragaggio”.
Per il consigliere comunale del M5S e candidato sindaco di Mazara del Vallo alle amministrative 2019, Nicola Grutta “il corretto e completo dragaggio del fiume Mazaro non è più rinviabile”. “Abbiamo consegnato al sottosegretario Dell’Orco una dettagliata relazione – aggiunge – Se occorreranno più risorse per risolvere definitivamente questa annosa vicenda è necessario che si istituisca al più presto un tavolo tecnico congiunto fra il ministero delle Infrastrutture, la Regione e il Comune.
E’ tempo di agire”. La delegazione ha fatto tappa nella sede della capitaneria di Porto di Mazara per discutere delle condizioni del porto siciliano, chiuso per i danni causati dal maltempo. (in foto copertina: un tratto del porto canale durante l'esondazione del fiume Mazaro). Nella stessa giornata ad effettuare un sopralluogo nel porto canale è stato un altro Sottosegretario di Stato, agli Interni, il senatore leghista Stefano Candiani, affiancato da Igor Gelarda, responsabile regionale Enti locali del partito guidato da Matteo Salvini.
Nella loro tappa a Mazara del Vallo, Candiani e Gerlarda, sono stati accompagnati dal giovane candidato sindaco del Carroccio della cittadina mazarese, il consigliere Giorgio Randazzo, si sono confrontati con i rappresentanti della marineria e poi –come abbiamo detto- hanno fatto un sopralluogo lungo il fiume Mazaro incontrandosi addirittura, senza che la cosa fosse programmata, con la delegazione del M5S. In tutto ciò non si è fatta attendere l’iniziativa intrapresa dall’entourage del Sindaco Nicola Cristaldi, ed in particolare da un altro giovane politico mazarese, e cioè il capogruppo consiliare dei Futuristi (già Fratelli d’Italia) Giampaolo Caruso; chissà che anche lui non ambisca ad esser designato candidato sindaco.
Ecco cosa ha dichiarato Caruso nelle scorse ore al termine dell’incontro tra un gruppo di marittimi che hanno subito danni alle proprie imbarcazioni per l’esondazione del fiume Mazaro ed il Sindaco di Mazara del Vallo on. Nicola Cristaldi: “Dopo la richiesta formale dello Stato di Calamità naturale (trasmessa alla Presidenza della Regione Siciliana, alla Prefettura di Trapani, al Dipartimento Regionale della protezione civile, al Genio civile di Trapani), l’Amministrazione Comunale presieduta dal Sindaco on.
Nicola Cristaldi è impegnata in raccordo con il Dipartimento della Protezione Civile regionale, Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto e Autorità competenti, alla stima dei danni causati dall’improvvisa ondata di maltempo che ha colpito la nostra Città il 10 e 11 novembre. Ho accompagnato una delegazione di marittimi e diportisti, che hanno rappresentato al Sindaco lo stato d’animo di sofferenza per l’affondamento ed i gravi danni subiti dalle loro imbarcazioni. Tutti coloro i quali hanno subito danni sono invitati a comunicarli al Comune, che inserirà tali richieste nella relazione generale della stima dei danni pubblici e privati.
Colgo l’occasione per esprimere ancora una volta solidarietà a chi ha subito danni per l’eccezionale ondata di maltempo e l’esondazione del fiume Mazaro. Esprimo al contempo un ringraziamento all’Amministrazione, tutte le Forze dell’Ordine, Protezione Civile e volontari per il grande lavoro fatto in questi giorni d’emergenza”. Certo è innegabile che facciano un certo effetto alcune dichiarazioni del sindaco Cristaldi, attraverso una nota diramata a seguito di un incontro operativo presso la Sala operativa della Protezione Civile, evidenziando che su Mazara del Vallo è caduta una vera e propria bomba d’acqua: “la Città –ha dichiarato il primo cittadino mazarese- ha retto nonostante i problemi annosi del sistema fognario ed alla ormai nota vicenda del porto canale”.
Ha retto bene? Ma vogliamo parlare dei numerosi allagamenti (in molti casi anche a causa delle caditoie comunali otturate), vedi alcune zone dove l’acqua è entrata nelle abitazioni, o le strade con voragini piene d’acqua che hanno causato disagi ai cittadini…? (vedi foto n.2 scattata nella notte fra il 9 e 10 novembre davanti la scalinata di piazza Mokarta) Ritorno alle promesse, vanno ovviamente aggiunte quelle pervenute dal Presidente della Regione, Nello Musumeci, che a Mazara detiene ben due circoli di “Diventerà Bellissima”, il movimento da lui creato prima della sua elezione a governatore.
Nella serata del 10 novembre Musumeci ha così dichiarato: “Questa vicenda del fiume Mazaro ha dell’incredibile. Ho appena saputo che la pratica per i lavori al porto canale si trascina da anni, fra mille lacci e lacciuoli. A volte penso che sia più facile in Sicilia sconfiggere la mafia che certa burocrazia. Ho chiesto di avere entro lunedì -ha concluso Musumeci- dettagliate relazioni dall’Ufficio del Genio civile e dal Dipartimento regionale Territorio e ambiente e capire se emergono responsabilità a carico di qualcuno.
In ogni caso, i lavori vanno avviati nel più breve tempo possibile”. Le dichiarazioni di Musumeci hanno innescato una querelle con lo stesso Cristaldi che non si è spiegato il perché il Presidente della Regione non conoscesse lo stato dell’arte della vicenda relativa alla escavazione del porto canale.. Ok ci sta certamente questa sorpresa. Ricordiamo però che in questi 9 anni di sorprese ne abbiamo viste tante in merito all’escavazione del porto. Perché non rese pubbliche le analisi dei fanghi prelevati nel porto canale? Perché non avere previsto nel progetto l’individuazione di un sito alternativo alla “colmata B”? Da considerare le pretese assurde ed illegittime di alcuni ambientalisti che ritengono quel luogo un’oasi naturale (basta farsi un giro per vedere quanta immondizia e quanti ratti circolano in quell’area…Perché gli stessi ambientalisti non la puliscono?) Insomma pensiamo che sulla vicenda escavazione del porto canale sia emersa la necessità impellente di arrivare quanto prima all’avvio dei lavori di escavazione del porto canale, almeno nei tratti dove l’intervento è prioritario; dall’altro pensiamo che la vicenda sia entrata ampiamente –avevamo più volte avvertito i lettori- nell’agenda elettorale dei giovani e rampanti, con dietro vecchi personaggi e/o vetuste logiche di fare politica, in corsa per le prossime Amministrative della primavera del 2019.
Il pranzo è servito! Francesco Mezzapelle