Una puntata quasi interamente dedicata alla cattura del Boss Matteo Messina Denaro e che ha visto, anche, il racconto di un'eccellenza del trapanese.
È quella che è andata in onda ieri sera nello storico programma di Rai 3 "Report" condotto da Sigfrido Ranucci.
I misteri - avanzati da molti - sulla cattura dell'ex latitante più ricercato in Italia, le protezioni che hanno coperto per anni Messina Denaro, la massoneria e la politica sono soltanto alcuni degli argomenti affrontati.
Poi anche il racconto di una delle realtà più belle e importanti presenti nel trapanese: la Calcestruzzi Ericina Libera So. Coop.
L'azienda, che apparteneva al mafioso Vincenzo Virga, fu sequestrata nel 1996 e confiscata definitivamente nel giugno del 2000.
Ma un bene così importante non può passare nelle mani dello Stato e Cosa Nostra, così, si pone l'obiettivo di far fallire.
Fallimento che, però, non riesce perché il prefetto Sodano si batté per permettere all'azienda di partecipare a diversi bandi che la Calcestruzzi Ericina riuscì ad aggiudicarsi.
«Ci siamo trovati la Mafia in azienda - ha dichiarato Giacomo Messina, Presidente della Cooperativa -. Successivamente, con la stessa qualità di cemento e gli stessi operai non riuscivamo a ricevere più commesse. Ci aiutò il Fulvio Sodano, prefetto che è stato cacciato da Trapani anche per l'aiuto che stava dando a questa Cooperativa».
Un esempio vero di voglia di ricominciare dalla legalità e dalla sostenibilità.
Come già raccontammo tempo fa, l’azienda presenta infatti un impianto di rifiuti inerti capace di recuperare materiali che sarebbero destinati alla discarica e trasformarli, invece, in aggregati riciclati e omogenei: nel 2020, ad esempio, il gruppo trapanese recuperò 30mila tonnellate di rifiuti.
E storie così vale la pena raccontarle.
