Tra le tredici persone indagate nell’ambito di un’indagine su corruzione e appalti pubblici, condotta dalla Procura di Agrigento, che ha portato all'arresto di cinque persone, figura anche Maurizio Giuseppe Falzone, dirigente del settore Lavori Pubblici del Libero Consorzio Comunale di Trapani.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Falzone avrebbe avuto un ruolo centrale nell’assegnazione illecita di un appalto da oltre 2,3 milioni di euro, destinato alla manutenzione della strada provinciale 19 “Salaparuta-Santa Margherita Belice”. In cambio avrebbe intascato una tangente di 135 mila euro.
L’appalto per l'opera, finanziata dal Ministero dei Trasporti e gestita dal Libero Consorzio ex Provincia di Trapani, sarebbe stata affidata alla ditta EdilRoad, ritenuta vicina alla famiglia Caramazza e all’ex assessore comunale di Favara, Luigi Sutera Sardo, entrambi finiti in carcere.
Sempre secondo le indagini, il denaro sarebbe stato consegnato in contanti a Falzone tramite l’intermediazione dell’architetto Sebastiano Alesci, già dirigente tecnico del Comune di Ravanusa e ora responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Licata. Alesci, attualmente ai domiciliari, avrebbe non solo curato la consegna materiale del denaro in diverse occasioni, ma anche suggerito i criteri di valutazione da adottare nella gara per favorire l’impresa EdilRoad.
Nella giornata di ieri, gli agenti della Squadra Mobile hanno effettuato perquisizioni sia nell’abitazione che nell’ufficio di Falzone. Tutti gli indagati sono chiamati a rispondere di corruzione, turbativa d’asta, alterazione della libertà degli incanti, ricettazione, peculato e falso ideologico.
