Il monte sfregiato, ancora una volta. Il vastissimo incendio divampato ieri sera ha divorato ettari di macchia mediterranea. Oggi è il giorno della conta dei danni, ma è ancora presto per avere una stima precisa. La lunga scia di fuoco è partita da San Matteo, lungo il versante che si affaccia su Bonagia, minacciando il bosco, già colpito duramente dall’incendio dello scorso anno. Le fiamme poi, alimentate dal vento di scirocco, hanno raggiunto Fontanarossa e Casazze. Alcuni residenti hanno abbandonato le proprie case per precauzione.
Le squadre di soccorso hanno lavorato per tutta la notte nella speranza di limitare i danni. Solo alle quattro e grazie all’aiuto della pioggia, il rogo è stato domato. Sul posto sono intervenuti dodici mezzi dei Vigili del Fuoco e i mezzi e gli uomini della Forestale, Protezione Civile e volontari delle associazioni Humanitas Trapani, Angeli del Soccorso ed Sos Valderice. L’ipotesi è che il rogo possa essere stato appiccato. Ad alimentare i dubbi, l’orario in cui è divampato, impedendo l’intervento dei mezzi aerei e lo scirocco che ha propagato le fiamme.
“Se si tratta di un incendio doloso - ha sottolineato la sindaca di Erice, Daniela Toscano - non posso non esprimere la mia più profonda indignazione verso i delinquenti ed irresponsabili che, con mano criminale, mettono in pericolo il nostro patrimonio naturale e la sicurezza. Chi si nasconde dietro questi gesti vigliacchi e vili non dovrà rimanere impunito”. Indignazione è stata espressa anche dal sindaco di Valderice, Francesco Stabile: "Il Monte Erice, è uno dei luoghi simbolo di questo territorio, eppure qualche criminale sembra non essersene ancora accorto, visto che ieri sera, la montagna di Erice e il suo bosco che si affaccia su Valderice, sono stati devastati da piromani che hanno agito nella più totale scelleratezza, innescando un vasto incendio. questi gesti mortificano il nostro territorio, cancellando l'identità dei luoghi, per questo spero che le menti malate e le mani criminali, che hanno commesso questa devastazione possano essere punite severamente!".
