James Dean diceva che la ragione principale di vivere è la scoperta. Ed è questo l’obiettivo principale del festival “Le vie dei Tesori” che terminerà, a Trapani, domenica 27 settembre. Arrivato in città grazie all’associazione “Agorà”, si avvale dell’aiuto di tanti ragazzi che vogliono collaborare alla scoperta dei luoghi quasi spesso non fruibili al pubblico. Tante sono le associazioni che partecipano al festival, tutte diverse tra di loro e con obiettivi e compiti diversi.
Ed è proprio la diversità che rende incantevole questo evento. Tra i collaboratori un ruolo ben preciso lo svolge il “Rotaract Club Trapani” che ha aderito e sostenuto il festival fin dall’inizio, tre anni fa. «La consideriamo– ha dichiarato il presidente Alberto Buscaino – una grande opportunità per far conoscere il nostro club e per rendere fruibili, sia ai turisti che ai trapanesi, le innumerevoli bellezze della nostra città». Un club fondato a Trapani nel 1969, quello del “Rotaract”, con gli obiettivi di sviluppare le capacità professionali e di leadership dei soci – studenti e professionisti di età compresa tra i 18 e i 35 anni –, di promuovere il rispetto dei diritti del prossimo e di fornire opportunità per attività individuali e di gruppo mirate a servire la comunità e a promuovere la comprensione a livello internazionale e lo spirito di amicizia fra i popoli.
Compiti che hanno portato avanti anche durante il lockdown. «Come club – ha affermato il presidente Buscaino – abbiamo voluto porgere, ai cittadini trapanesi che si trovavano in particolare difficoltà, dei gesti di solidarietà. Abbiamo contribuito alla raccolta di alimenti sostenuta dalla Croce Rossa Italiana donando cassette di frutta provenienti dal terreno del nostro Past President Vito Saccà o, ancora, pasta, barattoli di pelati e fagioli e brick di latte all’associazione “MangiamoneTutti”».
Un occhio, però, rivolto anche ai più piccoli che vivono situazioni di difficoltà. E proprio per questo che il club, nei prossimi mesi, vuole continuare a sostenere le famiglie in difficoltà del territorio con la distribuzione di materiale scolastico e alimentare. Ma nel futuro del club, inoltre, ci sono progetti per il recupero di zone verbi urbane e spiagge di Trapani e l’organizzazione di incontri con degli studenti delle scuole superiori per sensibilizzare sulle tematiche più importanti come le malattie sessualmente trasmissibili.
E, ancora, tante collaborazioni con altre associazioni presenti sul territorio trapanese. Come quella, appunto, con l’associazione culturale “Agorà” che ha visto i soci del club diventare volontari durante il festival “Le Vie dei Tesori”. Un riscontro positivo, quello del festival, da parte di tutti i visitatori. L’impegno dei giovani ad iniziative culturali come queste e la possibilità di scoprire luoghi inaccessibili sono sempre ben apprezzati e questo fa capire che James Dean aveva ragione.
Chiara Conticello