Mentre l’Europa investe in resilienza climatica, riduzione della CO₂ e rinaturalizzazione urbana, l’amministrazione del Comune di Trapani procede nella direzione opposta. Da anni assistiamo a scelte che privilegiano asfalto e cemento, e che ignorano la crisi ambientale che colpisce la città. Da otto anni chiediamo l’adozione di un Regolamento del Verde: un atto ancora assente, e la cui mancanza rappresenta una precisa responsabilità politica. Le opere più recenti confermano questa impostazione: dal parcheggio Egadi, inaugurato senza la messa a dimora di un solo albero, al precedente cambio di destinazione d’uso che ha consentito la realizzazione di una RSA in via Virgilio, sottraendo ai trapanesi un’area destinata a verde pubblico. Segnali inequivocabili di una visione che continua a considerare il verde come un optional, e non come un’infrastruttura essenziale.
In questo contesto, il 2 dicembre scorso l’associazione Erythros ha incontrato un referente della ditta “Sottile s.r.l.” per discutere dell’assenza quasi totale di alberi nel nuovo centro commerciale di via Senatore D’Alì. Già prima dell’inaugurazione avevamo segnalato l’ennesima scelta progettuale squilibrata: molto cemento, pochissimi alberi, la totale impermeabilizzazione del suolo. Una scelta progettuale che contribuisce a peggiorare il microclima urbano, già critico nei mesi estivi, e a ridurre gli spazi vivibili per la comunità.
Durante l’incontro abbiamo ribadito ciò che riteniamo essenziale: la città ha bisogno di più verde, più ombra, più alberi. Non elementi estetici, ma strumenti necessari per contrastare l’aumento delle temperature, le isole di calore e l’inquinamento. Il referente dell’azienda si è dichiarato disponibile a valutare un’integrazione del verde e a promuovere un confronto con l’amministrazione comunale. Una disponibilità che accogliamo positivamente, ma che rappresenta soltanto un primo passo.
La responsabilità principale rimane in capo all’amministrazione e ai suoi uffici tecnici, che continuano a privilegiare interventi impermeabilizzanti e ad ignorare soluzioni orientate all’adattamento climatico. Una scelta miope, tanto più grave in un territorio che ogni anno sperimenta temperature sempre più elevate. È deludente constatare che, nonostante la presenza di personale giovane e qualificato, l’ufficio tecnico prosegua su una linea che sacrifica il verde urbano e manca di una visione prospettica.
Erythros continuerà a chiedere, con determinazione e trasparenza, politiche di gestione del verde coerenti con gli standard europei, capaci di migliorare realmente la qualità della vita dei cittadini. La città merita una pianificazione moderna, lungimirante e finalmente attenta al suo futuro ambientale.
COMUNICATO STAMPA