Emessi dal Questore 5 provvedimenti di Divieto di Accesso ai pubblici esercizi e locali di pubblico trattenimento

Si tratta di 5 giovani resisi responsabili di violenti disordini all’esterno di un noto esercizio pubblico in Erice

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
05 Febbraio 2025 15:23
Emessi dal Questore 5 provvedimenti di Divieto di Accesso ai pubblici esercizi e locali di pubblico trattenimento

D.AC.U.R.”. IL QUESTORE ALLONTANACINQUE GIOVANISSIMI TRAPANESI

La Questura di Trapani prosegue nell’accorta attività di monitoraggio dei fenomeni violenti legati ai luoghi della movida e ai locali pubblici della provincia. Un impegno che ha consentito al Questore di Trapani di emettere nei giorni scorsi cinque provvedimenti di Divieto di Accesso ai pubblici esercizi e locali di pubblico trattenimento (Cd. D.AC.UR.) nei confronti di altrettanti giovani (tra i quali tre minorenni) che si erano resi responsabili di violenti disordini all’esterno di un noto esercizio pubblico in Erice Casa Santa.

Nel dettaglio, a seguito di segnalazione per schiamazzi notturni, grazie all’immediata risposta degli agenti della Squadra Volante, i responsabili sono stati individuati ed accompagnati presso gli uffici della Questura per esseredenunciati a vario titolo per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, minaccia e porto di armi ed oggetti atti ad offendere. Nell’occorso, un giovanissimo, che in un primo momento riusciva ad allontanarsi dal luogo degli eventi nella speranza di eludere le Forze dell’Ordine, veniva immediatamente localizzato e denunciato per danneggiamento dei locali del pub, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale.

Le gravi condotte sono state poi esaminate dallaDivisione Polizia Anticrimine, la cui istruttoria ha consentito l’emissione di cinque D.AC.UR. a firma del Questore Giuseppe Felice Peritore. Con il provvedimento di prevenzione verrà impedito ai giovani destinatari di accedere e di stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici e dei locali di pubblico intrattenimento ubicati all’interno dell’area interdetta, pena la reclusione da 1 a 3 anni e la multa da diecimila a ventiquattromila euro.

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