La Procura di Palermo ha notificato l’avviso di chiusura dell’indagine, atto che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio, al presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, sotto inchiesta per corruzione impropria e peculato d’uso.
“Mi è appena stato notificato dalla Procura di Palermo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. – ha affermato Galvagno – Dopo le dichiarazioni che ho reso agli inquirenti e da una prima lettura dell’atto, che comunque avrò modo di approfondire con miei legali quando entreremo in possesso dell’intero fascicolo, registro con soddisfazione che sono state escluse tutte le presunte indebite utilità che avrei percepito a titolo personale”.
“Confido con l’integrale accesso agli atti – ha continuato – di poter dissipare i dubbi e le perplessità di sorta sulla correttezza istituzionale del mio operato tra ciò che rimane come ipotesi di reato. In ogni caso – aggiunge – mi riservo anche sulla contestazione del peculato di fornire tutti i chiarimenti necessari all’effettivo utilizzo previsto dal regolamento”.
Domani, intanto, Gaetano Galvagno sarà ascoltato dai probiviri di Fratelli d’Italia. Con lui ci sarà anche Elvira Amata, assessore regionale al Turismo, anche lei indagata per corruzione nell’ambito della stessa inchiesta. L’udienza davanti ai giudici del partito era stata programmata nei giorni scorsi alla luce delle notizie sull’indagine della Procura di Palermo.