Blitz a Fulgatore, è ancora polemica: la replica del legale di Enrico Rizzi

Secondo il legale Esposito non esiste nessuna richiesta di oscurare la pagina di Rizzi ma per Piacentini non è così.

Maria Chiara
Maria Chiara Conticello
16 Novembre 2021 15:24
Blitz a Fulgatore, è ancora polemica: la replica del legale di Enrico Rizzi

Ormai, quello che è successo a Fulgatore a maggio scorso - con protagonisti una famiglia della frazione e il noto animalista trapanese Enrico Rizzi - è diventato un vero e proprio caso mediatico. 

Non si fermano, infatti, le cause che vedono imputati i due protagonisti che, anzi, continuano a farsi lotta tramite i propri legali. Si tratta, nello specifico, della richiesta del Magistrato di Trapani di oscurare la pagina ufficiale di Rizzi. 

A renderlo noto era stato lo stesso animalista nella quotidiana diretta Facebook di venerdì. Un giudizio, quello del Magistrato, che aveva indubbiamente preoccupato Rizzi e i suoi followers ma che era stato subito smentito dall'avvocato della famiglia di Fulgatore. 

«Il giudice non ha ordinato l'oscuramento della Pagina Facebook di Enrico Rizzi - aveva scritto il legale della famiglia - mai richiesta da nessuno, ma solo ed esclusivamente la cancellazione di tutti i video e di tutti i commenti concernenti i predetti fatti, pubblicati dal Sig. Enrico Rizzi sulla propria pagina Facebook sino al 04.11.2021». 

Una decisione dovuta al fatto che si continua «a trarre profitto della pubblicazione di queste immagini che nulla hanno a vedere con la tutela degli animali propagandata da Rizzi». 

Non esisterebbe, insomma, nessuna richiesta di oscurare la pagina Facebook dell'animalista influencer. 

Ma così non ritiene il legale di Rizzi che, tramite una nota, ha replicato quanto affermato dall'avvocato Vincenzo Esposito. «Mi limito a confermare quanto sostenuto dal Rizzi - scrive il suo legale - e a rilevare che nel provvedimento di cui si discute il Giudice ha risposto che l'ufficiale giudiziario provveda a operare (ovvero a far cancellare) sugli indirizzi URL elencati "a seguire"». E tra gli indirizzi URL elencati sembrerebbe esserci il link della Pagina Facebook ufficiale di Enrico Rizzi. 

«Con questo provvedimento - continua l'avvocato Andrea Piacentini - non ci si è dunque limitati a far rimuovere un singolo video che conterrebbe delle riprese asseritamente illegittime, ma si è invece andati a impedire de facto al Rizzi di esprimere liberatamente le proprie idee, censurandolo in ogni propria comunicazione successiva al video di maggio». 

Oscurare la pagina Facebook di Rizzi, poi, causerebbe all'animalista un danno non solo morale ma soprattutto economico - in quanto unica fonte di sostentamento -. 

«Mi pare del tutto inutile la precisazione resa dalla Famiglia Lazzarino - conclude l'avvocato Piacentini - che altro non pare che il tentativo maldestro di provare a spegnere un incendio ormai divampato, tentando di dissimulare una realtà documentale, magari nella consapevolezza che stavolta si sia realmente andati oltre, e delle conseguenze gravissime che si verificheranno nei giorni a venire all'esito della doverosa verifica di determinate condotte, che saranno sottoposte al vaglio dell'Autorità Giudiziaria, con tutte le azioni risarcitorie conseguenti».

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