“La nomina della Tardino a commissario dell’autorità Portuale della Sicilia Occidentale, oltre ad essere inopportuna perché si affida un ente strategico a un soggetto privo di competenze solo perché legata politicamente al ministro e leader della lega, Matteo Salvini, offre uno spaccato su come il governo Meloni e la lega concepiscono i rapporti con gli enti locali: tutto dev’essere accentrato e la voce dei territori mortificata. Altro che federalisti!”.
Lo scrive il deputato regionale del Pd, Dario Safina, aggiungendo che “con il commissariamento, la cui durata non è data sapere, si impedisce ai territori di nominare i propri rappresentanti in seno all’ordinario organismo di Gestione”.
“Ciò, anche alla luce delle prime dichiarazioni dell’on Tardino, che ha - di fatto - assicurato che sarà la ‘longa manus del governo’”. Questo, secondo Safina, “rischia di pregiudicare quanto di buono fatto in questi anni, anche grazie al proficuo apporto dei professionisti che hanno rappresentato i diversi porti nell’organismo dí gestione dell’autorità della Sicilia Occidentale".
"Non bastano i ricorsi, il governo Schifani deve tutelare il protagonismo dei territori e il loro sviluppo economico e sociale”.