OCR, un trapanese conclude la gara aiutando un giovane disabile

Maria Chiara Conticello

Si chiama Domenico Floria ed è appassionato di OCR, una disciplina sportiva emergente che richiede una preparazione completa tra percorsi misti, running, superamento di ostacoli naturali e artificiali, prove di agilità, equilibrio, forza, resistenza e brachiazione.

Domenica, insieme alla sua Squadra Sgx Palermo, Domenico ha gareggiato – in categoria “Open” – per la più famosa gara OCR nel mondo: la Spartan Race.

Un percorso iniziato insieme al compagno di squadra Claudio che, però, non è andata come si pensava. Perché a metà percorso, durante la sprint di 5 km, i due ragazzi hanno incontrato un giovane in difficoltà – residente in Italia ma di nazionalità Ecuadoregna, con alcuni problemi a deambulare – e hanno deciso, così, di far prevalere il proprio senso civico e non la vittoria della gara.

«Abbiamo chiesto a Bryan – ha dichiarato il giovane trapanese – dove fossero i suoi compagni ma lui ha risposto di essere solo e stanco ma pronto a recuperare. Poco dopo abbiamo scoperto che Bryan è affetto da emiparesi destra: la Spartan Race è una gara massacrante, intensa ed impegnativa. Io e Claudio, così, lo abbiamo aiutato a superare tutti gli ostacoli della gara e siamo arrivati alla Finish Line».

Una Finish Line che è stata accompagnata da commozione e lunghi applausi per i tre giovani.

«È stata un’emozione indescrivibile – conclude Domenico Floria – e abbiamo compreso ancora di più cosa significa Spartan Race: amore, condivisione, fratellanza e gioia. Soprattutto nel vedere il nostro nuovo amico Bryan felice alla Finish Line».