1. MARSALA Prete condannato dal Tribunale per violenza sessuale su minore Per violenza sessuale su minore, il Tribunale di Marsala ha condannato a un anno e 10 mesi di carcere, con pena sospesa, un anziano prete di Marsala, Nicolò Genna, di 76 anni, per circa quarant'anni parroco della chiesa di contrada Addolorata. Secondo l'accusa, padre Genna avrebbe tentato di abusare sessualmente di un minore originario del Gambia.
Alla vittima avrebbe offerto denaro e un lavoro in cambio di rapporti intimi. Il prete avrebbe adescato il ragazzo africano, ospite di un centro di accoglienza, mentre camminava. Con la scusa di un passaggio, lo avrebbe fatto salire in auto e poi l'avrebbe palpeggiato. Il giovane, però, lo ha denunciato. Il fatto è datato 14 agosto 2017. Il prete è stato, inoltre, condannato all'interdizione perpetua dai pubblici uffici, nonché al pagamento al giovane africano, costituitosi parte civile, di un risarcimento danni di 5 mila euro.
2. TRAPANI Si assentava dal lavoro per fare il falso dentista. Condannato impiegato del Tribunale Un impiegato amministrativo in servizio al Tribunale di Trapani si metteva in malattia per lavorare come dentista abusivo in uno studio medico non avendo alcun titolo di studio per l'attività odontoiatrica. Per questo è stato condannato in Cassazione a 10 mesi di reclusione per truffa aggravata ai danni dello Stato. Secondo quanto emerso infatti, il sedicente dentista induceva in errore l'amministrazione statale con artifici consistiti nel far apparire, con certificati medici, uno stato di salute che non gli consentiva di recarsi al lavoro presso l'ufficio del dirigente amministrativo del Tribunale di Trapani, mentre invece espletava abusivamente l'attività di medico dentista presso uno studio odontoiatrico, perseguendo profitti da luglio a settembre 2012.
Le attenuanti generiche gli sono state negate per la particolare "intensità del dolo" e l'assenza di "pentimento". 3. REGIONE SICILIA Piano rifiuti, Pierobon: “Priorità a impianti pubblici e misure anti-speculatori” “Nel piano rifiuti varato dal governo Musumeci sono previste misure per contrastare speculazioni ed è già stato stabilito che priorità avranno gli impianti pubblici”. È quanto ribadisce l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità Alberto Pierobon che ricorda che è pronta, per il via libera della giunta, la delibera che sblocca i fondi per gli impianti pubblici a Calatafimi-Segesta e Ravanusa.
Lo stesso assessore dichiara che “A seguito di problemi registrati nella raccolta in alcune province, ha da tempo provveduto a segnalare ai competenti organi di controllo le anomalie riscontrate, anche in ordine a paventate asincronie e atipicità, che, di volta in volta, apparivano idonee a interferire con il corretto funzionamento e con l'attivazione degli impianti”. 4. MAZARA CALCIO Vicino l’accordo per il passaggio di proprietà al duo Calvanico-Silaco Il Mazara Calcio, dopo circa 6 anni, torna ad avere un proprietario mazarese.
Nelle ultime ore infatti, si sarebbe quasi ufficializzato il passaggio di proprietà fra il presidente Filippo Franzone e il gruppo imprenditoriale mazarese guidato da Salvatore Calvanico. I due circa un mese fa avevano avuto un primo incontro interlocutorio, con Franzone che aveva ribadito la possibilità di cedere la società canarina, dichiarata ripulita da debiti, ad un nuovo proprietario capace di garantire gli impegni ed un futuro positivo. All’incontro, insieme a Franzone e Calvanico, ha preso parte anche l’imprenditore edile mazarese Vincenzo Silaco che sarà di fatto il nuovo presidente del Mazara Calcio.