30 anni fa affondava l’Espresso Trapani. Toccante ricordo di una giornata tragica

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
29 Aprile 2020 13:08
30 anni fa affondava l’Espresso Trapani. Toccante ricordo di una giornata tragica

Nel 30° anniversario del tragico naufragio dell'Espresso Trapani, avvenuto a poche miglia dalla costa trapanese, dove perirono tredici concittadini, l’Amministrazione Comunale dedica una via del centro storico, nei pressi del porto peschereccio, rinominando la via “Gara” in via ”Vittime dell’Espresso Trapani”. Una scelta doverosa nata anche su sollecitazione dei parenti delle vittime. “Il naufragio dell’Espresso Trapani è stata la più grave tragedia del mare degli ultimi 50 anni – afferma il Sindaco Giacomo Tranchida - segnando profondamente la comunità trapanese ed in particolare quanti dal mare ricevono sostentamento per la propria famiglia.

La via scelta per l’intitolazione non è casuale, termina sul mare, verso lo scoglio dei Porcelli, proprio dove perirono i nostri marinai”. Stamane, inoltre, il consigliere Virzì, motore dell'iniziativa, ha presenziato al momento di raccoglimento che si è tenuto di fronte la Capitaneria di Porto.

Ecco le sue dichiarazioni: "Oggi è un giorno triste per Trapani. Un giorno che ha segnato drammaticamente il destino di tante famiglie, che hanno i loro cari in quella che è stata la più grave tragedia del mare consumata nel mare trapanese negli ultimi 50 anni. Il naufragio dell’Espresso Trapani di cui oggi ricorre il 30esimo anniversario dall’affondamento. Una tragedia che negli anni passati non è stata ricordata per come era giusto fare. Nel mio ruolo di consigliere comunale mi è sembrato giusto, e per certi aspetti doveroso, ricordare quelle vittime, le tredici persone che persero la vita in quella disgrazia.

Sette di loro non hanno trovato degna sepoltura. L’Espresso Trapani è diventata la loro tomba. Un motivo in più per mettere una targa in città a loro memoria. In modo da dare ai parenti un angolo dove portare un fiore. E pensare ai propri cari che non hanno fatto più ritorno dal mare. Rimasti per sempre nel mare. Ecco perché lo scorso ho proposto in Consiglio comunale di intitolare una strada alle vittime dell’Espresso Trapani. Ringrazio il sindaco Giacomo Tranchida e l’assessore Giuseppe Pellegrino, per avere accolto la richiesta di dedicare una via del centro storico alle vittime dell’Espresso Trapani.

E mi auguro che preso possa essere realizzato un monumento in memoria di tutte le vittime del mare. Per il trentennale avremmo voluto organizzare una commemorazione ufficiale, con la scopertura della targa in marmo della strada intitolata alle vittime dell’Espresso Trapani. Purtroppo l’emergenza per il coronavirus non ci ha permesso di tenere alcuna manifestazione pubblica. Ma ci ripromettiamo di fare una cerimonia di scopertura della targa non appena sarà possibile. Intanto oggi è il giorno del ricordo.

E ricorderemo i vostri cari con la forza della preghiera e leggendo ad alta voce, vicino al mare, i nomi delle vittime del naufragio dell’Espresso Trapani. Tenendone così viva la memoria: Leonardo Bertolino, Gaspare Conticello, Ignazio Mauro, Claudio Merlino, Giovanni Maranzano, Antonino e Salvatore Mirabile che riposano nel grande cimitero del mare. Ed ancora Rosa Adragna, Francesco Gianquinto, Giuseppe Fonte, Filippo Randazzo, Michele Caruso e Francesco Lombardo, che invece hanno trovato sepoltura dopo essere recuperati dal mare, purtroppo privi di vita"

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