Hanno preso il via questa mattina gli interrogatori di garanzia per gli indagati nell'ambito dell'operazione, messa a segno dalla Guardia di Finanza la scorsa settimana, che ha portato alla luce una maxi truffa sui fondi europei destinati agli enti di formazione professionale.
A comparire dinnanzi al gip, Massimo Corleo, per quanto riguarda il filone trapanese dell'inchiesta, l'ex senatore Nino Papania, Mario Castelli e Filippo Tilotta. Tutti hanno scelto il silenzio avvalendosi della facoltà di non rispondere.
L'inchiesta ruota attorno all'utilizzo dei fondi dell'Unione Europea e della Regione Siciliana, destinati ad alcuni enti di formazione professionale, gestiti in maniera occulta dall'ex senatore e fondatore del movimento politico "Via".
Una vera e propria "lobby" di potere, scrivono i magistrati, che avrebbe utilizzato gli enti di formazione legati al CE.SI.FOP., per promettere posti di lavoro a parenti e amici di politici locali in cambio del sostegno al movimento "Via". I soldi, transitati nelle case degli enti sarebbero stati utilizzati invece per spese personali e sovvenzionare le campagne elettorali.
Tra coloro che avrebbero beneficiato delle promesse di Papania emergono nomi noti della politica marsalese e non solo.