"Trapani Popolare", personaggi che hanno fatto la storia: A Vecchia

Tredicesima puntata della rubrica targata Prima Pagina Trapani che racconterà i cittadini "popolari" ricordati da tutti.

Maria Chiara
Maria Chiara Conticello
01 Maggio 2022 13:28

In una Trapani del Boom Economico non tutto era a portata di mano come invece risulta essere oggi.

A volte, infatti, anche un semplice jeans – che oggi si trova in qualsiasi negozio di abbigliamento – era difficile da reperire.

La nostra città, però, ha avuto una fortuna: quella di avere tra i commercianti anche una donna che aprì il suo piccolo negozio in Via Crociferi.

Si chiamava Rosa Renda – sposata da Rizzo – ma per tutti era conosciuta con un solo nome, quasi una ngiura: A Vecchia – quando morì, nel 1987, aveva infatti 88 anni –.

Il suo negozio in pieno centro storico, in una via colma di negozi di vero artigianato, era quasi una certezza per tutti: tanti, infatti, i ragazzi e i giovani che accorrevano per comprare i famosi “jeans” che si ammiravano sulle riviste o in televisione ma che, ovviamente, non erano frequenti come oggi.

Proprio per questo, inoltre, a Vecchia viaggiava spesso: molto frequentemente andava a Napoli. Lì, infatti, comprava i vestiti che, una volta arrivata, avrebbe venduto a Trapani.

Si trattava, ad esempio, di vari capi di abbigliamento post-bellico, tra cui quelli dell’esercito USA, ma anche di scarpe di ginnastica originali americane e, chiaramente, i classici jeans.

Non a caso, infatti, i giovani avevano dato anche un altro soprannome alla Renda: l’americana.

Ma i capi di abbigliamento americani non erano le uniche certezze in quel negozio del centro storico. L’altra, infatti, era la figlia della Renda, Giuseppa Rizzo.

Insieme, madre e figlia, portarono in alto il proprio nome e il proprio negozio e ciò avvenne anche grazie all’aiuto dei vari nipoti e figli.

Un nome, il loro, che ancora oggi viene ricordato da quei giovani che trovarono in quel negozio un po’ di felicità.

Perché, in quegli anni, anche un jeans rendeva felici: forse perché non era molto facile trovarlo, forse perché era alla moda. O forse, più semplicemente, perché si era felici di poco.

Illustrazione di Giada Barbara

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