Si sono svolti stamattina in Cattedrale a Trapani i funerali di Padre Adragna, scomparso lo scorso 28 marzo. Ascolta l'omelia di S.E. Mons.Raspanti.
Questo il ricordo, attraverso una lettera, di S.E. Pietro Maria Fragnelli, vescovo di Trapani.
"Caro padre Adragna, caro 𝑝𝑎𝑟𝑟𝑖𝑛𝑢 del centro storico di Trapani! Ci hai colto di sorpresa tutti. Abbiamo saputo della tua malattia, ma non pensavamo che in così breve tempo avresti chiuso la tua ultima Lettera aperta, spedita dall’ospedale di Palermo.
Alla vigilia di 86 anni di età – li avresti compiuti il 29 aprile – ci hai salutati con una flebile voce telefonica. Il 29 giugno avresti compiuto 62 anni di sacerdozio.
Nella prima Lettera aperta, il 13 dicembre 1974, annunciavi un programma e uno stile di pastore: “In tutte le Messe del Natale i fedeli porteranno la loro offerta: in denaro, in natura, in vestiario, in giocattoli, in dolciumi, ecc., per i poveri della comunità parrocchiale, per i bimbi dell’ospizio Marino e per gli anziani della casa di riposo”. E citavi san Giovanni Crisostomo: “Niente è più freddo di un cristiano che non si interessa della salvezza degli altri”. Il tuo calore di pastore, sempre affiancato dalla tua sorella Carmelina, l’abbiamo conosciuto tutti. Anche nella parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, come amministratore parrocchiale 2014-2021. Con foto, cronache ed esortazioni comunicavi quanto realizzavi: era La Voce e della parrocchia salesiana che ti aveva visto bambino.
Stasera siamo qui a pregare per te insieme ai tuoi familiari. A noi si uniscono le persone, di cui ti sei preso cura in tanti anni. Ti affidiamo al Padre celeste, per le mani di Maria, nostra signora di Trapani. Tutta la comunità trapanese ti ha battuto le mani, poco fa, davanti alla chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, ricordando la tua fedeltà nel guidare il gregge a Maria, la madre del buon Pastore e della Chiesa. Concludo ricordando quanto scrivevi 18 marzo 2018 a proposito della Pasqua: “Dobbiamo essere - prima di tutto noi - credenti credibili.
Si tratta dell’impegno della testimonianza. Gesù non ha invitato gli apostoli a riposarsi dopo lo stress della passione e morte, ma li ha invitati a lavorare nella sua vigna. Anche le nostre liturgie domenicali (Pasqua della settimana) mancano a volte del respiro missionario e la domenica non prosegue, dopo la Celebrazione Eucaristica, con la visita agli ammalati, ai genitori anziani, al vicino bisognoso. Sono questi i miracoli, anzi i segni che sveglieranno e susciteranno la fede negli altri.
Buon lavoro apostolico e buona Pasqua!”.
Grazie, p. Adragna, per questo mandato. Continueremo sulle tue orme. Tu accompagnaci dal cielo insieme agli altri cari sacerdoti che il Signore ha chiamato a sé in questi mesi. Grazie perché attirerai dal cielo ogni tipo di vocazioni, specialmente alla vita matrimoniale – di quante coppie hai celebrato le nozze! - e alla vita sacerdotale".