Trapani, emergenza abitativa in aumento. I dati della Caritas

Redazione Prima Pagina Trapani
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05 Febbraio 2019 09:07
Trapani, emergenza abitativa in aumento. I dati della Caritas

Cresce il disagio abitativo a Trapani. Nel triennio 2016 - 2018 gli aiuti economici dati dalla Caritas diocesana di Trapani, per i canoni di locazione, ammontano a 91.400 euro, e sempre nello stesso triennio ben 147.051.95 euro sono stati dati per il pagamento di bollette dell'energia elettrica. Sono questi i due dati, davvero emblematici, della sofferenza nella quale versano migliaia di cittadini di questo territorio. Il numero degli interventi per il sostegno economico agli affitti è progressivamente aumentato toccando quota 53 nel 2018, per un totale nel triennio di 126 interventi. Il sostegno per il pagamento delle bollette, invece, ha raggiunto il picco nel 2017 con 371 interventi, su un totale nel triennio di 824.

I dati, elaborati dalla Caritas di Trapani e basati sul numero di interventi di aiuto effettuati, sono stati diffusi dal diacono Girolamo Marcantonio, direttore della Caritas locale, in occasione del primo incontro di formazione, su un totale di cinque che saranno svolti durante l'anno, per gli operatori delle Caritas parrocchiali della diocesi di Trapani, svoltosi al Seminario vescovile. Oltre a Marcantonio, sono intervenuti il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, il vicario foraneo del primo Vicariato don Alberto Genovese, il delegato tecnico locale Area 2 della Croce Rossa di Trapani, Antonietta Spataro, e il responsabile dell’ufficio Servizi sociali del Comune di Trapani, Paolo Gandolfo.

Nuclei famigliari e persone singole che sperimentano sulla propria pelle la povertà economica, la disoccupazione, l'emergenza abitativa, spesso con la necessità di trovare una situazione tampone a fronte di sfratti esecutivi. «Quello dell'emergenza abitativa è un tema importante e delicato – spiega monsignor Fragnelli –, e sembra quasi un tema numerico, ma non è così. Bisogna recuperare la spiritualità civica di don Luigi Sturzo, e riflettere su che cosa vuol dire dare alla città una spiritualità civica. La Bibbia ci educa allo stesso tempo ad essere migranti e abitanti. Dobbiamo lavorare sempre di più e assieme perché la gravità della situazione lo richiede, anche ai fini di un'assunzione di responsabilità di tutti».

«Abbiamo tante richieste di intervento – afferma il diacono Marcantonio – da persone che si rivolgono al Centro di ascolto diocesano e alle Caritas parrocchiali. Sono situazioni che ogni giorno viviamo nei nostri territori, e davanti a questi problemi non possiamo chiuderci gli occhi e tapparci le orecchie. Altri interventi che effettuiamo, con un'attività preventiva di ascolto dei bisogni, sono quelli relativi al pagamento dei libri scolastici per i minori, e per le spese mediche per malattie importanti».

E il problema per chi vive senza un tetto dove dormire c'è pure in questo territorio.«Attualmente nella struttura di Badia Grande – prosegue Marcantonio – ospitiamo dieci persone, e abbiamo raggiunto la capienza massima». Dall'incontro, inoltre, sembrerebbe profilarsi la volontà di far fronte comune, tra più soggetti sia istituzionali sia del privato sociale, per far fronte al dramma dell'emergenza abitativa.

Vito Campo  

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