Devono rispondere di tentata rapina aggravata, due immigrati tunisini arrestati oggi dagli agenti del Commissariato di Polizia di Marsala, in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Marsala. Altri due connazionali, presunti complici, erano stati arrestati nella flagranza del reato e sono attualmente detenuti nella casa circondariale di Trapani.
I fatti contestati sono avvenuti lo scorso 15 aprile, in piazza Marconi, a Marsala, ai danni di una coppia di giovani.
La meticolosa attività investigativa, espletata dai poliziotti con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, “ha permesso di addebitare irrefutabili fonti di prova a carico dei responsabili, tratte nello specifico tanto dalla tempestiva ed efficiente attività svolta nell’immediatezza dei fatti, quanto dalla successiva ed accurata analisi delle immagini di video sorveglianza presenti in quei luoghi, nonché dalle ulteriori testimonianze raccolte dagli inquirenti”.
Gli elementi investigativi raccolti a carico dei quattro presunti responsabili dell’evento criminoso, sono stati ritenuti idonei dal Gip per legittimare l’emissione della misura coercitiva in carcere.
“Uno dei tunisini arrestati in data odierna, – viene evidenziato in una nota della Polizia – già in precedenza si era reso autore di una efferata rapina commessa in pregiudizio di una ragazza marsalese lo scorso settembre 2024 presso il parco giochi per bambini, nei pressi del vicino minigolf, sito nel Lungomare Boeo. In tale circostanza l’evento criminoso veniva commesso dal soggetto a bordo di un monopattino elettrico, il quale si sarebbe scagliato contro la fanciulla e le avrebbe puntato un coltello alla gola, dapprima sputandole addosso e poi strappandole di mano lo smartphone”; un fatto che sarebbe stato commesso in concorso con uno dei connazionali arrestati in flagranza di reato per la tentata rapina in piazza Marconi.
“Ma non è tutto, lo stesso ragazzo tunisino – dicono gli investigatori – risulta altresì deferito alla locale autorità giudiziaria per l’aggressione con arma da taglio commessa in danno di un giovane nel centro storico di Marsala, lo scorso gennaio. Al tempo della rapina di Piazza Marconi, peraltro lo stesso straniero si trovava in regime di arresti domiciliari, in quanto già arrestato, anche in questa occasione dagli uomini del Commissariato, poiché colto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente”.
L’attività di indagine diretta dalla locale Procura, “in definitiva – conclude la nota della Polizia – ha consentito di assicurare alla legge un pericoloso malvivente che si era evidenziato per plurimi fatti di violenza nel territorio marsalese, esponendo a considerevole rischio l’incolumità dei cittadini del centro lylibetano. I risultati ottenuti, che hanno portato ad assicurare alla giustizia gli ulteriori due autori della tentata rapina consumata in piazza Marconi, possono considerarsi il risultato della costante attività di controllo del territorio, mirata alla prevenzione e repressione dei reati in genere, nonché l’incessante attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato di Marsala per raggiungere tali obiettivi e garantire alla cittadinanza una comunità più sicura”.