Sarà un magistrato che per anni ha lavorato a Trapani a giudicare le azioni di Putin.
Si tratta di Rosario Aitala, incaricato dalla Presidenza della Corte Penale Internazionale e che dovrà, dunque, stabilire se la Russia ha commesso crimini di guerra nei confronti dell’Ucraina.
Aitala è l’unico italiano nella commissione: nella seconda Sezione Istruttoria infatti ci sarà anche il giudice giappone Tomoko Akane e il giudice congolese Antoine Kesia-Mbe Mindua.
Originario di Catania, Rosario Aitala ha lavorato in Sicilia – poi a Milano e a Roma – ma anche tanto all’estero. Il Magistrato, infatti, ha lavorato contro la criminalità internazionale nei ministeri di Albania, Afghanistan, Balcani e America Latina.
Motivo di orgoglio è poi il suo lavoro presso la Procura della Repubblica di Trapani, in un periodo che va dal 1998 al 2003. Qui, infatti, Aitala ha ricoperto il ruolo di sostituto procuratore applicato alla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.
Quello che si appresta a svolgere è dunque un ruolo molto importante e delicato: sarà infatti lui a stabilire quali crimini di guerra sono stati commessi a Mariupol, Bucha, Irpin, Chernihiv, Kharkiv, Hostomel e in tutta la regione di Kiev.
Il giudizio, ovviamente, potrebbe portare a dei futuri provvedimenti nei confronti di Putin: Aitala, infatti, prenderà la decisione finale sui mandati di cattura e sulla processabilità degli indagati.