Personale della sezione investigativa del Commissariato di Polizia di Mazara del Vallo ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Palermo, nei confronti di un minorenne tunisino, “gravemente indiziato del reato di rapina aggravata dall’uso di un coltello e commessa da più persone riunite”.
Il giovane è stato arrestato e trasferito nell’istituto penitenziario minorile di Palermo, per fatti avvenuti la sera del 10 febbraio scorso presso il Lungomare Hopps, a Mazara del Vallo, quando due ragazzini del Bangladesh vennero accerchiati e rapinati da tre minori.
La Polizia ricostruisce la vicenda in una nota diffusa ieri sera dalla Questura: “Alle ore 20 circa del 10 febbraio, su disposizione della Sala Operativa di Trapani, la volante del Commissariato interveniva sul Lungomare Hopps per segnalata rapina consumata. Sul posto, ad attendere l’equipaggio, vi era il richiedente dell’intervento, un cittadino del Bangladesh titolare di un’attività di ristoro ubicata sul Lungomare, dove avevano trovato riparo due suoi giovani connazionali che poco prima erano stati vittime di una rapina a mano armata commessa da tre ignoti malfattori.
Le vittime erano due minori stranieri non accompagnati di cittadinanza bengalese, che parlavano e comprendevano poco la lingua italiana. Grazie alla traduzione effettuata dal ristoratore, le vittime informavano gli operatori che poco prima, mentre si trovavano insieme sul Lungomare Hopps venivano avvicinati da tre giovani sconosciuti, i quali avevano dapprima provato a rapinare uno di loro, che era però riuscito a fuggire divincolandosi dalla presa, e poi, sotto la minaccia di un coltello, avevano sferrato pugni in faccia e sottratto il telefono cellulare al secondo, dandosi infine a precipitosa fuga, correndo appiedati in direzione del centro città”.
“A seguito di quanto denunciato dai minori bengalesi – continua la nota – la squadra investigativa del Commissariato provvedeva alla disamina dei video registrati dal sistema di videosorveglianza comunale nell’arco temporale di interesse investigativo. In particolare venivano acquisite ed analizzate le telecamere installate presso la Via Crispi, il centrale Corso Umberto, Lungomare Mazzini, Lungomare G. Hopps, che immortalavano, senza ombra di dubbio, la presenza delle vittime nonché la presenza di un gruppo formato da tre giovani, verosimilmente magrebini che, accortisi della presenza dei due giovani bengalesi, già dal Corso Umberto, li seguivano a distanza fino ad arrivare sul Lungomare Hopps, teatro dell’evento delittuoso”.
“Le indagini di polizia giudiziaria, hanno permesso di identificare con assoluta certezza, nella persona di un minore di nazionalità tunisina, uno degli autori della rapina. Il giorno seguente la ricezione delle denunce, personale della Sezione di Polizia Scientifica del Commissariato ultimava l’elaborazione di due album fotografici contenenti 12 fotografie di ragazzi (per età ed origini, simili a quelli di interesse), ed entrambe le vittime, separatamente, prendevano visione dei predetti album e riconoscevano con certezza il giovane rapinatore che aveva rubato il telefono sotto la minaccia di un coltello”.
Il minore tunisino è stato quindi denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di rapina aggravata in concorso, e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, condividendo le conclusioni investigative dei poliziotti, ha richiesto al Gip la misura della custodia cautelare in istituto penitenziario minorile, disposta nei giorni scorsi.