Produrre acqua dall’umidità. Nasce una start-up innovativa a Campobello di Mazara

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
25 Marzo 2019 09:54
Produrre acqua dall’umidità. Nasce una start-up innovativa a Campobello di Mazara

L’acqua, un bene preziosissimo ma al tempo stesso sempre più a rischio di scarsità nei prossimi anni: due miliardi di persone soffrono la sete, l'acqua è un bene sempre più raro. Il problema della scarsità dell’acqua non riguarda più soltanto le aree desertiche del pianeta, ma è un problema che riguarda tutti Certamente questa considerazione ha permesso ad una coppia di coniugi quarantenni di Campobello di Mazara, Claudia Volpe e Salvatore Bascio, di sviluppare la propria idea imprenditoriale di produrre acqua dall’umidità.

(in foto di copertina Salvatore Bascio e Claudia Volpe). Come è nata la giovane start-up innovativa “Saba Technology” di cui Claudia Volpe è l’amministratore unico e Salvatore Bascio il project manager? Claudia e Salvatore sono ex imprenditori nel settore delle case prefabbricate in legno. Nel 2014 la crisi del legno ha investito la loro azienda. Dall’esperienza consolidata ne è scaturita un’idea, da lì la decisione di investire sulla ricerca e sull’innovazione. Iniziano gli studi con la collaborazione di ingegneri e ricercatori.

La ricerca comincia dall’analisi di dati sull’acqua. Così sviluppano il sistema “Easy Drop”, una valida soluzione tecnologica per ridimensionare il problema dell’acqua. Si tratta di un pannello (vedi foto n.1) alimentato da celle fotovoltaiche che ha la capacità di produrre 35 litri di acqua ogni 10 ore d'attività.

100 mq. di pannelli Easy Drop producono circa 3500 litri ogni 10 ore di funzionamento. Questa tecnologia, potrà essere utilizzata negli edifici residenziali, nel settore agricolo e industriale. Così nasce la “Saba Technology”, dalla tecnologia “Easy Drop” nascerà “IntelGreenhouse “ la serra intelligente, la serra del futuro al 100% autosufficiente capace di generare l’acqua necessaria per l’irrigazione giornaliera. La serra con pannelli “Easy Drop” potrà essere posizionata in quei territori con condizioni climatiche estreme o carenti di risorse idriche e trasformerà le serre tradizionali in serre autosufficienti garantendo una coltura intensiva e di alta qualità che consentirà di coltivare ortaggi, frutteti, legumi.

La “IntelGreenhouse” produrrà energia, grazie al telo in silicio trasparente, acqua ricavandola con il sistema “Easy Drop” dall’umidità presente in atmosfera e sarà dotata di lampade led che riprodurranno la luce naturale del giorno al fine di accelerare il processo di fotosintesi. I pannelli “Easy Drop” per uso agricolo saranno dotati di sensori che controlleranno l’area in entrata intercettando agenti patogeni che potrebbero attaccare le piante da eventuali virus, insetti, parassiti.

Altro core business dell’azienda sarà lo “Zaino HiTech” (vedi foto n.2) che verrà realizzato con un particolare materiale a base di silicio capace di produrre energia dal sole, la stessa sarà accumulata e servirà per il funzionamento del sistema, che produrrà 5 litri d’acqua al giorno ricavata dall’umidità presente in atmosfera.

Lo zaino sarà dotato anche di un sistema satellitare che garantirà la localizzazione. Lo “Zaino HiTech” è stato pensato e progettato per un utilizzo militare e per un utilizzo anche civile. Lo zaino destinato al settore militare avrà in dotazione protezione anti proiettili, rilevatore di posizione criptato, telecamere ad infrarossi con rilevatori notturni, accumulatore di energia, porte USB, sistema di riscaldamento e raffreddamento della temperatura interna del soldato. Lo “Zaino HITech” destinato ad uso civile sarà dotato (vedi foto 3) del sistema Easy Drop, accumulatore di energia, porte USB, rilevatore di posizione.

Saba Technology sta lavorando anche alla realizzazione di “IntelSole”, uno scarpone intelligente che, solo con il movimento del piede, riuscirà a generare energia sufficiente ad alimentare tre computer portatili e sarà dotato di un sensore che intercetterà fonti esplosivi in una distanza di 20 metri per un raggio di 180.

Nel gennaio scorso alla Saba Technology è stato concesso un finanziamento agevolato di un milione di euro da parte di Invitalia. Il finanziamento consentirà di produrre i prototipi industriali e di avviare una prima linea di produzione del Sistema “Easy Drop” e dello “Zaino HITech”, che si dovrebbe concludere, come da cronoprogramma, entro i 7 mesi successivi. Questa tecnologia, potrà fornire acqua nel deserto e in tutti quei territori che sono aridi o privi di risorse idriche. Pertanto Governi di Paesi del Medio Oriente, in particolare Iraq e Arabia Saudita, e aziende private stanno mostrando molto interesse per il progetto.

La proprietà di “Saba Technology” sta attivando continui tavoli di concertazione con gruppi industriali, investitori, aziende nel settore della produzione di serre agricole e nella commercializzazione di impianti e tecnologie per le colture protette, imprese di bioedilizia, enti militari, associazioni ed enti nel mondo del trekking. Un’importante partnership è stata stretta con la Link Campus University. Un’alchimia perfetta tra università ed azienda che lascia ben sperare per il futuro.

La Link Campus University costituisce una vera e propria fucina di innovazione che supporterà questa giovane realtà, aiutandola a valorizzarsi e ad attrarre investimenti. Nascerà, infatti, in Sicilia, il primo hub privato di ricerca e innovazione. In questa prima fase in termini occupazionali la Saba Technology assumerà circa 20 unità tra ricercatori, periti industriali, personale amministrativo e addetti alla produzione. Francesco Mezzapelle

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza