Pallacanestro Trapani: i numeri di Vanoli Cremona

È la prossima avversaria della 2B Control Trapani.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
03 Marzo 2023 11:21
Pallacanestro Trapani: i numeri di Vanoli Cremona

Squadra meritatamente in testa alla classifica, forte di un roster davvero talentuoso e profondo per la categoria, che trae grande linfa dalle rotazioni e dalla distribuzione delle responsabilità, come dimostrano i tanti uomini in (o vicini alla) doppia cifra. Diffuso atletismo, con diversi lunghi atipici, ed un basket aggressivo e veloce con tanto uso del tiro da fuori, ben orchestrato dall’ottimo coach Demis Cavina con l’unico obiettivo di tornare immediatamente nella massima serie.

I singoli. Nel perimetro è rientrato, dopo un lungo infortunio, Trevor Lacey, guardia del 1991, con esperienze internazionali alle spalle con il Lokomotiv Kuban (EuroCup) ed, in Italia, con le maglie di Pesaro, Sassari al piano di sopra e di recente ad Udine (sempre in doppia cifra di media). È un giocatore completo, che abbina importanti doti atletiche (gran rimbalzista per il ruolo) a quelle realizzative. Può sia attaccare il ferro in 1c1 che tirare dalla distanza, soluzione che predilige ed usa con prevalenza. Top player che, al contempo, “vede” i compagni (4.1 assist a match).

Per lui 9.3 p.ti, 3 falli subiti e quasi 3 rimbalzi di media. Eccellente il 38% dai 6.75 (su 4 tentativi per gara). Numeri che risentono dei guai fisici che lo hanno penalizzato. Carta vincente (ed in più) per la post season. Per diverse gare lo ha sostituito il nazionale belga Jonathan Tabu. Le redini della squadra sono nelle mani del play-guardia del 1998, tante stagioni a Casale M. e di recente a Ravenna, Davide Denegri che, negli anni, è cresciuto molto ed, ormai, è un americano di fatto per la categoria.

Più di 27’ per gara, in cui assicura un apporto a tutto tondo, sia nella metà campo offensiva che pressando il portatore di palla avversario. Per lui in stagione 12.5 p.ti, 3.1 rimbalzi e 2.4 assist a partita. Buona visione di gioco ed in crescita, rispetto al passato, le sue percentuali dai 6.75, con un ottimo 41% da tre (su quasi 5 bombe a match). Molto bene anche dalla media (53% da due). Di contro, si butta poco nel traffico e di conseguenza subisce pochi falli. Giocatore di squadra! Sul perimetro c’è anche la guardia Mirza Alibegovic (1992), ex Torino (anche in A).

È un esterno atletico e forte fisicamente che sfrutta queste doti per imprimere tanta energia sul parquet. Micidiale poi al tiro dalla distanza. È colui cui affidarsi quando i giochi sono rotti. Le percentuali gli sorridono a fasi alterne (47% da due, 33% da tre su 6 conclusioni per gara), poiché ama prendersi tiri ad alto coefficiente di difficoltà, in particolar modo da tre, specialità (che usa con prevalenza) che ogni tanto forza, anche fuori equilibrio. Per lui 10.3 p.ti, 2.1 falli subiti, 3.2 rimbalzi di media.

Più altruista del passato. Nel pitturato non c’è più Jalen Cannon (13.6+6.3), per via di un brutto infortunio, e da 4 gare è arrivato dal piano di sopra l’ex Reggio Calabria, Siena e Treviglio A.J. Pacher (1992) che detiene un variegato repertorio di movimenti, sia in post basso che fronte a canestro, dove fa valere la sua mano educata e buona tecnica individuale. Più “quattro” che centro puro, è comunque un giocatore di grande qualità, avviato ad un finale di stagione da menzione.

Ci prova anche da oltre l’arco dei 6.75, con eccellenti dividendi (50% da tre su 2 tentativi per volta). Per il resto, 10.8 p.ti (irreale il 71% da due), 2.5 falli subiti, 5 rimbalzi ad uscita. In più “vede” bene il gioco. Può solo crescere con la conoscenza dei compagni e del nuovo (per lui) sistema di gioco! Troviamo poi il 4/5 camerunense, ma di formazione italiana (per gli anni alla Stella azzurra Roma), Paul Eboua (2000) che ha già fatto vedere buone cose in A con Pesaro e Brescia.

Atletismo devastante, che gli permette di viaggiare sopra il ferro (61% da due) e di intimidire in area colorata. Pericoloso quando attacca il ferro, come dimostra il suo referto: 9.5 p.ti, 3.4 falli subiti, 6.2 rimbalzi ed un importante 45% da tre, da dove tira ancora poco (arma che gli può regalare una preziosa doppia dimensione utile ad “aprire” il campo). Si guadagna a pieno le rotazioni anche l’atletico 3/4 del 1998, ex Orlandina ed Udine, Joseph Mobio che, con le sue notevoli doti fisiche e l’atipicità, regala buone cose alla squadra, mettendo in difficoltà con la sua dinamicità avversari più lenti.

Buon rimbalzista e molto migliorato al tiro, sia da due (55%) che da tre (38%), soluzione che usa con prevalenza (quasi 4 bombe per uscita). Per lui 8 p.ti e 4.6 rimbalzi ad allacciata di scarpe (in 23’ di parquet). Poco 1c1 e, così, falli subiti, poiché sta divenendo sempre più perimetrale. In crescita! Sul perimetro c’è anche il talentuoso playmaker del 1997 Lorenzo Caroti che nelle scorse stagioni, in particolar modo a Treviglio e Verona, ha dimostrato capacità tecniche e personalità da veterano. Per lui, 9.1 p.ti, 2.9 falli subiti, 3.5 assist di media, in appena 21’ di campo.

Pericoloso dalla distanza (34% da tre, arma che utilizza tanto con 5 tentativi a match) mentre cerca poco la soluzione dalla media. In generale, attacca meno il ferro rispetto al passato. Qualità e capacità di subire fallo, e mettere in ritmo i compagni. Ben 19’ per la guardia-ala del 1995, ex Rieti e San Severo, Matteo Piccoli che tira prevalentemente da tre (in stagione ha il 37% dai 6.75) ma, al contempo, sprigiona sostanza ed energia in diverse caselle del tabellino: 4.8 p.ti, 3.1 rimbalzi, 1.3 assist e qualche recupero, fondamentale dove primeggia. Perimetrale.

Argento vivo! Da 8 partite è rientrato da un grave stop fisico il prodotto dell’Olimpia Milano, la guardia-ala del 1997 Andrea Pecchia,cheha fatto anche la A in doppia cifra di media (proprio con Cremona), ed ex Treviglio e Cantù. Numeri ancora poco indicativi: 7.4 p.ti, 3.3 falli subiti, 6.4 rimbalzi in 23’ d’impiego. Benissimo dalla media (58% da due), molto meno da tre (20%). Migliorabile anche ai liberi (58%), dove va spesso per la grande capacità di prendere fallo.

Se acquisisce la forma migliore, potrebbe fare l’americano nel finale di stagione, con un apporto a tutto campo, sfruttando le potenzialità atletiche che lo rendono devastante in uno conto uno ed in “campo aperto”. Poco coinvolti, invece, nelle rotazioni il play guardia, Filippo Gallo (2004) ed il centro del 2003 Kevin Ndzie.

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