Mazara del Vallo, il 2019 dalla “A” alla “Z”.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
31 Dicembre 2019 09:17
Mazara del Vallo, il 2019 dalla “A” alla “Z”.

Il 2019 può essere definito, a ben ragione, un anno di transizione per la Città di Mazara del Vallo. Infatti, dopo 10 anni di Amministrazione guidata da Nicola Cristaldi, ad aprile si sono svolte le elezioni Comunali che hanno portato all’elezione a sindaco del dott. Salvatore Quinci e del nuovo Consiglio comunale composto da 24 consiglieri ed ancora sotto la presidenza del rag. Vito Gancitano risultato nuovamente il primo dei consiglieri eletti della Città. Descrivere in poche righe quanto avvenuto nel 2019 a Mazara del Vallo risulta molto impegnativo, pertanto speriamo di essere esaustivi e al tempo stesso di non destare noia in queste ore dedicate agli ultimi preparativi per brindare all’arrivo del 2020.

La nostra Redazione, come già avvenuto negli anni scorsi, ha voluto riassumere in alcune “parole chiave”, dalla A alla Z, i principali fatti, problemi ed anche i personaggi che hanno caratterizzato la vita cittadina nel 2019. Dal nostro punto di vista risultano ancora gli stessi i problemi che affliggono la Città da alcuni anni a questa parte; ancora l’azione del nuovo corso amministrativo non è emersa, ciò a causa sia del breve tempo (7 mesi) che per il verificarsi di criticità “contigenti”.

Però bisogna sottolineare sia quelle problematiche ancora perduranti e per le quali la nuova Amministrazione poteva già intervenire che alcune scelte “anomale”, in considerazione anche della grave situazione finanziaria dell’Ente. Augurandovi che il 2020 sia migliore dell’anno appena trascorso, Buona lettura Cari Lettori. A come Ambiente. In questa categoria abbiamo voluto inserire tutte le questioni relative alle tematiche ambientali riguardanti il territorio mazarese.

Diciamo innanzitutto che molti cittadini mazaresi hanno poco rispetto, vedi le numerose discariche abusive (alcune pericolose a causa della presenza di materiali tossici) disseminate in ogni angolo del territorio urbano, per il territorio in cui vivono. Purtroppo da giugno la raccolta differenziata, in particolare dell’umido, nel territorio di Mazara ha iniziato ad avere qualche problema, ciò soprattutto a causa della chiusura di alcuni impianti di stoccaggio. Nonostante questo le percentuali di raccolta differenziata –almeno dai dati forniti dal Comune- sembrano aver superato il 70%.

Perché a fronte dell’aumento della differenziata non si registra un reale abbassamento delle tariffe? B come Blue Economy.  Molti ne parlano, spesso abusando del termine, pochissimi sanno di cosa si tratta e delle sue applicazioni all’economia del mare ed in particolare alla pesca mediterranea. Fu per primo il compianto presidente della Distretto della Pesca, Giovanni Tumbiolo, già a partire dal 2009 a parlarne e ad individuare azioni concrete per superare la grave crisi del settore della pesca siciliana (e ancor più mazarese) e per avviare la cosiddetta “Crescita Blu”: dialogo e cooperazione con i Paesi rivieraschi, salvaguardia e rigenerazione delle risorse marine e terrestri.

Oggi, a circa un anno e mezzo dalla morte di Tumbiolo, nessuno è riuscito a far ripartire quel processo, composto da “buone pratiche”, da adottare nel breve e medio periodo, per tentare di risollevare un settore che oggi, ancor più di ieri, soffre anche a causa di una crisi di rappresentanza, a più livelli. Non basta, e non serve, improvvisare iniziative, o millantare capacità che non si hanno, quando poi vi è un autentico scollamento con la base produttiva locale, si rischia soltanto di assecondare questo o quell’altro politicante.

C come Consiglio comunale A distanza di sette mesi dalle Elezioni amministrative la “geopolitica” del Consiglio comunale di Mazara del Vallo risulta abbastanza sconvolta a seguito di diversi passaggi di consiglieri dall’opposizione alla maggioranza che sostiene il sindaco Salvatore Quinci; un autentico “valzer delle casacche”. Si tratta di una maggioranza ormai quasi “bulgara”; non è escluso inoltre che vi sia  una corsa fra i gruppi di maggioranza per convincere lo stesso Sindaco ad avere un loro rappresentante fra i due assessori aggiungili alla Giunta  grazie alla nuova legge regionale.

Una maggioranza troppo numerosa e fin troppo eterogenea (esponenti di sinistra, già con la nuova tessera del Pd,  convivono con esponenti di centro destra, ed in particolare di Forza Italia e Diventerà Bellissima i cui rappresentanti cittadini, Toni Scilla e Giulia Ferro, hanno appoggiato Quinci al ballottaggio contro Randazzo). Sono rimasti in sei, su 24, i consiglieri all’opposizione. Due della Lega, Giorgio Randazzo e Ylenia Quinci. Poi ci sono tre del M5S che però non costituisce più gruppo consiliare dopo la fuoriuscita di Antonella Coronetta e Maurizio Pipitone i quali, in linea con il meetup mazarese (guidato da Sergio Tancredi e Nicola La Grutta) hanno deciso di abbandonare al proprio destino Girolamo Billardello reo –a parer del meetup mazarese – di non fare vera opposizione.

Altro consigliere all’opposizione, almeno fino ad oggi, è Giovanni Iacono Fullone, eletto con “Libera Intesa”, il gruppo civico che fa capo a Vito Torrente. Certamente è curioso vedere che a Mazara del Vallo resiste, anche se all’opposizione, l’alleanza dell’ex Governo nazionale, quella fra Lega e M5S; il Pd che potrebbe ritrovarsi invece in maggioranza con Forza Italia e Diventerà Bellissima quando a livello regionale fa opposizione, insieme al M5S, a Musumeci e Miccichè.  D come Dragaggio. Il secondo semestre del 2019 è stato decisivo per il tanto atteso dragaggio del Porto di Mazara del Vallo, ormai innavigabile da anni con conseguenze nefaste per comparto peschereccio e per le attività ad esso collegate.

Quello che una volta era il cuore pulsante della Città e dell’economia marinara oggi si trova in uno stato di degrado ed abbandono perché non dragato da 40 anni. La nuova Amministrazione Quinci è riuscita a stabilire una sinergia con il Governo regionale di Nello Musumeci che ha portato a riprendere il progetto di escavazione la cui gara di appalto espletata circa quattro anni fa. Ovvio che ci si chieda il perché i lavori non fossero partiti durante l’Amministrazione Cristaldi che aveva iniziato l’iter; chissà forse problemi di carattere politico e personale…? Adesso sembra, dopo la rimozione di una decina di relitti all’interno del porto canale, che tutto sia pronto per l’inizio dei lavori di escavazione (i fanghi prelevati saranno conferiti in Colmata “B”, strano però che alcuni ambientalisti adesso tacciono) affidati sempre alla Ecol2000 di Messina.

Ci chiediamo: basteranno i circa 800 mila euro (questi i soldi rimasti dal fondo originario di circa 2 milioni di euro dal quale però prelevate diverse somme per analisi fanghi e consulenze varie) per rendere buona parte del porto canale nuovamente navigabile e per portare benefici concreti agli operatori economici che ivi esercitano la loro attività? E come Eco Burgus la società che dal 2020 gestirà la raccolta dei rifiuti nel territorio di Mazara del Vallo. Infatti al gruppo della TECH Servizi (con Ecoin ed Icos) affidataria circa un anno fa del servizio quinquennale (con il maxi appalto di circa 23 milioni di euro) subentrerà la Eco Burgus vincitrice di ricorso (l’Eco Burgos, risultata vincitrice della gara espletata all’Urega di Trapani, fu estromessa per presunte vicende giudiziarie).

Pertanto si spera che il nuovo contratto proposto dall’Amministrazione Quinci possa migliorare ancora più il servizio di raccolta rifiuti e al tempo stesso risultare più vantaggioso per le casse comunali. Bisognerà ancora però capire se e come  verranno assorbiti i lavoratori mazaresi (al di là di quelli contrattualizzati nella SRR Trapani Sud) che attualmente lavorano con il gruppo TECH.  F come Finanze, quelle del Comune di Mazara del Vallo non risultano floride, anzi –a detta del primo cittadino mazarese- la situazione ereditata dalla precedente Amministrazione (il cui assessore alle Finanze era l’attuale vice sindaco) sarebbe più grave del previsto.

L’indebitamento del Comune ammonta a circa 25 milioni di euro. Da una parte il debito a seguito di un prestito da 11 milioni per il pagamento nella scorsa primavera di fornitori e creditori, doveva essere restituito entro oggi alla Cassa Depositi e Prestiti, verrà a prorogato on pagamento di interessi. Dall’altra un’anticipazione di cassa dalla Tesoreria comunale di circa 14 milioni di euro. Come se non bastasse lo stesso Comune vanta crediti da tributi comunali non pagati per circa 40 milioni di euro (da qui il progetto di rateazione per i cittadini).

Nonostante questa situazione però non sono mancate le “spese” da parte dell’Amministrazione Quinci che hanno certamente alimentato molte discussioni fra i cittadini, vedi: il costo degli eventi delle festività di fine anno e degli addobbi (oltre le 100mila euro), e degli incarichi attraverso lo strumento dell’affido diretto, non ultima una spesa di 16.000 euro per la acquisto di audiovisivi da parte di una società di comunicazione. Per non parlare del progetto di una piscina comunale, 3 milioni di euro circa  attraverso il “Credito sportivo”.

G come Giovani che, al di là delle apparenze, sono sempre meno presenti nella vita politica cittadina e delusi dalla politica degli ultimi anni. In città si registra una vera e propria diaspora di due, forse tre, generazioni appartenenti alla fascia d’età dai 18 anni ai 45 anni. Una nuova emigrazione verso il nord-Italia e Paesi del nord-Europa non ha lasciato immune la Città di Mazara negli ultimi anni. Spesso i giovani neolaureati in università del centro nord, ma anche a Palermo, preferiscono rimanere in quelle realtà o spostarsi piuttosto che ritornare in un contesto lavorativo, quello mazarese, che offre pochissimi spazi se non un precariato imperversante che alimenta nuove forme di schiavitù.

Serviranno iniziative come quelle del movimento “Si resti arrinesci” a far invertire la rotta ad una nave governata di nuovi e vecchi riciclati della politica e, ancor peggio, operanti sempre con i “soliti schemi”…? H come Hotel. Sono pochi rimasti in città a causa della chiusura di alcuni per cattiva gestione o per la riconversione in centri gestiti da cooperative onlus e di servizi sociali. Di turismo infatti in Città se ne vede ancora poco, a parte nonostante qualche iniziativa privata che prevede pacchetto completo a buon prezzo da consumare dentro le strutture stesse.

Si registra un turismo per lo più mordi e fuggi, visto che in molti non alloggiano in città. Si spera che la ripresa dell’Aeroporto di Birgi possa invertire la tendenza. Al di là di una partecipazione o meno alla BIT di Milano servirebbe l’avvio di una seria azione di marketing turistico territoriale, e non l’ultimo la capacità di riportare in Città qualche collegamento con le isole che potrebbe costituire un bel volano di sviluppo per le attività del territorio. Ps. Cerchiamo di tenere aperte, almeno nei giorni festivi, le belle chiese presenti nel centro storico e non solo… I come Illuminazione pubblica sempre scarsa in Città.

Non ci riferiamo solo a quelle vie periferiche che sono senza sistema di illuminazione o che rimangono al buio a causa del furto dei fili di rame. Vogliamo, ad esempio, parlare del buio pesto della pericolosa via Archi che conduce, attraverso il ponte sulla Ss115, a Mazara Due? Oppure il buio pesto all’ingresso o all’uscita dall’A29 (ah scusate quel tratto è di competenza dell’Anas!) Scarsamente illuminate risultano talvolta anche alcune vie principali (forse per risparmiare sulla bolletta?) con grosso rischio di incidenti per quanti attraversano le strisce pedonali ormai quasi invisibili.

Unica nota positiva, grazie alla Regione, il ripristino dopo alcuni anni dell’impianto di illuminazione nel porto peschereccio e dell’area demaniale che costeggia il porto canale. K come Kasbah quella di Mazara del Vallo propagandata come luogo di integrazione nei fatti in gran parte dei periodi dell’anno appare desolata. Locali comunali ristrutturati ma chiusi (vedi la “Casa Tunisia”) con una popolazione composta da autoctoni e di immigrati sempre più costretti a difendersi dalla crescente microcriminalità che sta mettendo a ferro ed a fuoco la Città.

Al progetto di arredo urbano con ceramiche, intrapreso dopo le Amministrative del 2009, non è seguita di una manutenzione ed un Piano del centro storico per incentivare i proprietari a recuperare gli immobili a rischio di crollo. Nel frattempo il centro storico, sempre più abbandonato e diverse attività commerciali chiuse, risulta sempre più alla mercè di giovani vandali che, sotto gli effetti delle droghe (fenomeno imperversante in città), distruggono installazioni artistiche ed imbrattano i muri con scritte ingiuriose… L come Lavori pubblici e privati. Da alcuni anni infatti i lavori pubblici in città sono fermi.

A parte il discutibile completamento della sopraelevata da parte dell’Anas e del palazzaccio comunale di piazza della Repubblica (ancora chiuso dopo oltre tre anni e non si capisce il perchè: l’edificio non sarebbe agibile), non si registrano l’avvio di opere pubbliche significative, a parte un superficiale rifacimento del manto stradale di alcune strade. Per non parlare di Piazza Regina che è stata si ammodernata ma con un progetto inadeguato: parte del basolato ostruisce la circolazione e non è fruibile da soggetti diversamente abili.

A che serve un Piano annuale dei Lavori Pubblici se poi si conferma sempre un “libro dei sogni”. Il settore edile cittadino, anche quello legato ai privati, vive una crisi come non mai registrata. La scorsa Amministrazione portò ad un aumento ragguardevole degli oneri concessori e ciò disincentivò molti cittadini a costruire. Si spera che la nuova Amministrazione ed il  nuovo Consiglio possano rivedere quella famigerata delibera, ancora però non si registra nessun movimento in tal senso.

M come Mazara Calcio e Mazarese, le due squadre di calcio rappresentative della Città che dopo qualche anno di incertezza hanno ricominciato a riportare la gente allo stadio. Seppur in serie diverse categorie le due compagini, quest’anno sembrano aver rafforzato le loro basi societarie ed i risultati nei rispettivi campionati fanno ben sperare. La speranza è però quella che un giorno la Città possa avere anche un’unica sola squadra, magari dalla fusione delle attuali, per potere ambire a categorie superiori; ovviamente servirà sempre il supporto di una sana ed ambiziosa imprenditoria locale in grado di ben promuovere e veicolare il nome della Città.

N come “Natale 2019”, il programma di manifestazioni (compresi addobbi e luminarie etc.)  di fine ed inizio anno voluto dall’Amministrazione Quinci non è costato ai cittadini mazaresi quanto quello dello scorso anno allestito dall’Amministrazione Cristaldi (circa 200.000 euro); lo scorso anno avevamo annunciato le conseguenze sul bilancio della nuova Amministrazione. Quest’anno la spesa, è stata un po’ più contenuta (circa 100.000 euro). Certamente si poteva fare qualche sforzo in più in considerazione della grave situazione finanziaria dell’Ente.

Altra curiosità: scorrendo il programma è facile intuire che ad usufruire dei contributi ed ad organizzare gli eventi siano, a parte qualche eccezione, sempre le stesse persone o associazioni che con qualche piccola variante presentano sempre lo stesso format di eventi riproposti stagionalmente. Servirebbe più creatività... O come Ospedale “Ajello”. Si spera che l’Ospedale, dopo la sua riapertura avvenuta circa due anni fa, torni in funzionare come un tempo e sia potenziato.

La speranza è che, nonostante la propaganda ad ogni livello e la definizione di DEA di I livello, l’Ospedale mazarese non veda depotenziati alcuni suoi reparti di eccellenza, vedi Chirurgia e Cardiologia, o che addirittura non perda il punto nascite; il rischio esiste sempre a causa di una certa burocrazia e di alcuni cavilli del Piano ospedaliero regionale. Nel frattempo sono state superate le 500 nascite nel 2019, ciò contribuirà a rafforzare il reparto magari con l’assunzione di pediatri più giovani (era stata annunciata) ed invece si è assistito alla proroga dei contratti a due anziani decani della pediatria i quali avrebbero certamente preferito l’avvicendamento con giovani colleghi.

Inoltre ci chiediamo: come funziona il Pronto Soccorso? E la Radioterapia?. P come Piano Regolatore Generale. E' ancora fermo al palo. L’importante strumento urbanistico dopo diversi anni non è stato ancora completato dagli Uffici comunali di competenza, ovviamente questo è un dato anche politico-amministrativo, negativo per al precedente Amministrazione nel corso della quale si sono registrati vari commissariamenti regionali per inadempienze nella tempistica relativa alla redazione dello stesso PRG.

Sulla delicata materia, così come per il Piano Strategico, la nuova Amministrazione Quinci non si è ancora adoperata, vi è un impegno per il 2020. Il rischio, oltre che un mancato sviluppo della Città, è però sempre lo stesso: le speculazioni edilizie. L’Amministrazione Quinci ha accolto l’assessore regionale Turano e la proposta di istituzione di una ZES (zona Economica Speciale) nel territorio mazarese. Domanda: senza l’approvazione del PRG le iniziative di investimento dei privati potrebbero concretizzarsi? Nel 2020 si spera di vedere i primi segni del progetto, così tanto propagandato in campagna elettorale, denominato “Mazara Valley”.

Q come “Quando?” è la domanda che si pongono molti cittadini mazaresi in merito ad alcune problematiche irrisolte: Quando sarà realizzato un terzo ponte sul fiume Mazaro per collegare il lungomare Mazzini ed il lungomare fatamorgana snellendo così il traffico cittadino? Quando sarà risistemato ed illuminato l’ultimo tratto del lungomare Fatamorgana spesso soggetto a crolli a causa del maltempo? Quando saranno iniziati e completati i lavori per dotare di un sistema fognario i quartieri di Trasmazaro e Tonnarella? Quando sarà ristrutturato e riqualificato l’impianto di calcio e la pista di atletica del Palazzetto dello Sport di contrada Affacciata? Quando saranno eliminati alcuni passaggi a livello presenti in Città (un progetto riconfermato dalla Amministrazione Quinci e presente nel Piano annuale delle Opere Pubbliche dal 2009)? Quando avremo una wi-fi libera e gratuita nel centro storico della Città? Quando...

(a vostra libera scelta). R come Rete idrica sempre più fatiscente quella cittadina. Sarebbe ridotta ad un colabrodo con molte perdite in varie zone della Città. Una rete sempre più vetusta che richiede sempre interventi d’urgenza e tampone, nel frattempo migliaia di cittadini si trovano senza acqua diversi giorni della settimana e costretti a chiamare autobotti convenzionate con il Comune. Oltre al danno anche la beffa. La nuova Amministrazione risolverà il problema definitivamente?  S come Spiagge quelle mazaresi sono sempre meno curate ed in alcuni tratti stanno per scomparire.

Nessun intervento per un loro ripascimento negli ultimi anni. Con la nuova Amministrazione sarà avviato un serio piano di ripascimento delle coste mazaresi ed in particolare della spiaggia di Tonnarella? Oppure seguendo il solco della precedente Amministrazione, si presterà solo attenzioni per quella che dovrebbe essere la cosiddetta “spiaggia in Città”? Questa però, nonostante rassicurazioni circa la qualità delle acque, non ha visto il fare il bagno l’ex sindaco Nicola Cristaldi e la sua squadra assessoriale; Salvatore Quinci e la sua Giunta avranno il coraggio di fare il bagno in quelle acque dichiarate balneabili? Chissà che qualcuno non rimpianga alla lunga di non aver permesso, al posto della spiaggia in Città, la realizzazione di un porto turistico (il cui iter era già in via di definizione nel 2009) per l’accoglienza di turismo nautico che secondo i dati è cresciuto a livello mondiale.

Chissà che la nuova Amministrazione non riservi qualche sorpresa…  T come Traffico spesso impazzito in Città. Ciò ha innanzitutto la sua causa nella mancanza di un Piano del traffico (ancora nel cassetto del Comune). Incoraggiante l’azione condotta in questi anni, nonostante il ridotto numero dei vigili urbani, del comandante Salvatore Coppolino che con un’intensa attività di controllo e sanzionatoria sta disincentivando alcuni “vizi mazaresi” in contrasto con il Codice Stradale; vedi anche la realizzazione di alcune rotatorie (qualcuna andrebbe rivista) in alcuni snodi strategici.

Ancora però persistono alcuni incomprensibili sensi unici e la Città appare spesso divisa in due. Infine, il grosso problema del nuovo progetto di piazza Regina voluto dalla precedente Amministrazione; il basolato della piazza però è stato esteso oltre misura creando un vero imbuto di traffico da via Molo Caito a via G:G. Adria e viceversa, per non parlare delle persistenti barriere architettoniche per i disabili. Ma nella scorsa consiliatura non era stato approvata una mozione per la modifica della piazza? U come Urbanizzazione primaria quella che sarebbe necessaria per molte vie della Città che si trovano ancora con un fondo di terra battuta, senza servizi e che si allagano con le piogge rendendo difficile la vita ai residenti che però sono costretti a pagare le tasse al Comune.

Per non parlare delle buche presenti in molte strade della Città e spesso teatri di incidenti e danni a mezzi e persone che poi portano a risarcimenti (centinaia di migliaia di euro ogni anno) da parte del Comune.  V come Vigilanza, quella che andrebbe potenziata in Città e nella sua periferia. Non sono mancate le azioni criminose da parte di giovani e casi di bullismo. Su facebook sono stati segnalati diversi casi di ragazzini in pieno centro siano stati accerchiati da ragazzi un po’ più grandi, o della loro stessa età, immobilizzati e derubati.

Diversi genitori hanno paura  a far uscire i propri figli il sabato pomeriggio e chiedono a gran voce più controlli da parte delle forze dell’ordine nel centro storico, nelle principali vie e piazze della Città. Nel 2019 si sono registrate diverse rapine ad esercizi commerciali (nel mirino soprattutto le farmacie); in tutti i casi il movente sembra essere sempre lo stesso: necessità di liquidità per l’acquisto di droga (l’eroina è tornata a donare il mercato…) . In questo contesto gli uomini delle forze dell’ordine presenti in Città fanno quello che possono, considerati uomini e mezzi a disposizione.

Il sistema di pacifica convivenza, fra autoctoni ed immigrati, venutosi a creare negli ultimi decenni a Mazara del Vallo sta per cedere a causa di pericolose dinamiche sociali, acuite in parte dalla crisi economica che attraversa la città. Nel contesto comunale è evidente l’assenza, a parte qualche iniziativa privata, di serie politiche giovanili e di inclusione sociale.  Z come Zona pedonale urbana. Esiste ancora? A volte si, a volte no. Chi controlla che essa venga rispettata come si deve? Plaudiamo ad uno dei meriti che ha avuto il sindaco Nicola Cristaldi, cioè quello di creare una zona pedonale nel centro della Città e soprattutto in Corso Umberto I.

Azione che non andava incentivata stendendo solo un manto rosso prima della sua rielezione nel 2014 ma con azioni concrete per il rispetto del divieto di circolazione con relativa creazione di parcheggi regolamentati e non certamente controllati da parcheggiatori abusivi. Ah ecco un altro problema ancora non irrisolto nonostante diversi appelli anche alla nuova Amministrazione, i posteggiatori abusivi controllano ormai diverse piazze e vie del centro storico,  da piazzale Quinci, lungomare, piazze Santa Veneranda, San Michele e Alcide De Gasperi (davanti stazione); non sono mancati anche casi di aggressione verbale e quasi fisica con cittadini e visitatori.

E’ amareggiante assistere a pochi metri dall’attività degli abusivi alla presenza delle auto della Polizia Municipale volte a controllare (elevando giuste sanzioni) che i cittadini abbiano posteggiato rispettando il codice stradale. Francesco Mezzapelle

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