​Lavori al Tribunale di Trapani, preoccupazione per i pannelli con fibra di amianto

I sindacati chiedono sopralluogo Spresal e spostamento dei lavoratori in vista della bonifica

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
16 Luglio 2025 12:10
​Lavori al Tribunale di Trapani, preoccupazione per i pannelli con fibra di amianto

In vista dei lavori per la bonifica di centinaia di metri quadri di pannelli con fibra di amianto al Tribunale di Trapani, i sindacati di categoria Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa Trapani, “condividendo a seguito di apposite assemblee le preoccupazioni dei lavoratori e delle lavoratrici di tutti gli uffici giudiziari di via XXX Gennaio, ritengono opportuno – scrivono – che il Presidente del Tribunale si attivi per chiedere un sopralluogo dell’ente preposto Spresal e, contestualmente, di concerto con il Procuratore, individui un luogo adatto e sicuro dove si possa svolgere l’attività giudiziaria in sicurezza per tutti, al fine di scongiurare qualsiasi remota possibilità di contaminazione non solo dei lavoratori ma anche dell’utenza”.

La richiesta è avanzata dal segretario provinciale Fp Cgil Andrea Genna, dal coordinatore area contrattuale Funzioni Centrali Cisl Fp, Michele Binaggia, e dalla segretaria generale Uilpa Trapani, Gioacchina Catanzaro.

I sindacalisti sottolineano anche “la mancata convocazione del tavolo di concertazione con le organizzazioni sindacali per discutere l’organizzazione del lavoro in riferimento alla situazione di emergenza venutasi a creare. Esprimiamo profonda preoccupazione per quanto sta avvenendo e chiaramente di tutto ciò abbiamo già informato le autorità competenti – aggiungono –. Non possiamo stare in silenzio di fronte a un fatto che mette a serio rischio la salute di magistrati, avvocati, personale amministrativo, forze dell’ordine e di tutti i cittadini che quotidianamente frequentano l’edificio giudiziario. La salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini non sono negoziabili. Siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni necessarie, – concludono Genna, Binaggia e Catanzaro – restando disponibili per qualsiasi confronto o collaborazione volta a risolvere questa grave problematica”.

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