La diga Rubino ferma da marzo, problemi per gli agricoltori

La diga è invasa dall’alga rossa tossica, l’Arpa ha predisposto lo stop dell’irrigazione.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
24 Giugno 2021 16:37
La diga Rubino ferma da marzo, problemi per gli agricoltori

I rubinetti della diga Rubino sono chiusi da marzo a causa dell’alga rossa che ha preso vita nella zona. Un danno economico rilevante per l’agricoltura e per quegli operatori di settore che attingono da questa diga. Ma l’alga rossa è potenzialmente tossica ed infatti l’Arpa ha predisposto lo stop all’erogazione che ormai si protrae da troppi mesi. Occorre una soluzione, infatti è stato convocato un tavolo tecnico dall’amministrazione trapanese guidata da Giacomo Tranchida in relazione alla gestione degli invasi ricadenti nel territorio del comune di Trapani, «registrata la condizione di grave e dannosa inerzia dei preposti Enti a diverso titolo gestori – si legge nella nota stampa – l’amministrazione del Comune di Trapani ha ritenuto opportuno ed urgente istituire un tavolo tecnico, al fine di definire in sede di confronto operativo le problematiche correlate agli invasi (capacità ricettiva) e sulla mancata utilizzazione della risorsa idrica per le aziende agricole del territorio».

Il tavolo tecnico è convocato presso la Sala Sodano di Palazzo d’Alì il 29 giugno alle ore 10.00. «La problematica attuale ed urgente da affrontare è la presenza dell’alga rossa nella diga Rubino – si continua nel comunicato -, che pare sia impossibile ad oggi poter irrigare liberamente. Considerato che le competenze per la gestione delle dighe e delle reti è in capo a vari enti, a tutela degli interessi delle comunità anche imprenditoriali rappresentate, si rende urgente trovare immediate soluzioni e comunque addivenire ad approfondimenti circa le dighe esistenti a livello strutturale, la capacità potenziale di accumulo, la quantità di acqua mediamente immagazzinata, la potenzialità per realizzarne – ove possibile – delle altre, le reti di distribuzione e la loro gestione».

«Non possiamo far finta che non esista un problema grave che rischia di mettere in ginocchio un comparto già provato da mesi di sofferenze - dichiarano il sindaco Tranchida e l'assessore Pellegrino. Dal tavolo tecnico contiamo di dare le prime risposte agli interessati, confidando nella sensibile attenzione e partecipazione delle parti coinvolte».Pietro Vultaggio

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