Fronte Comune chiede chiarimenti sulla mancata riscossione TARI

La richiesta è inoltrata direttamente all'Amministrazione comunale di Trapani.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
15 Giugno 2021 12:38
Fronte Comune chiede chiarimenti sulla mancata riscossione TARI

L'associazione Culturale Fronte Comune, chiede al Comune di Trapani se l'Amministrazione si sia attivata a mezzo azioni esecutive in merito al recupero forzoso delle bollette TARI non riscosse negli ultimi anni. La legge nazionale, infatti, prevede che, quando la Tari non viene riscossa, la relativa quota venga inserita in tariffa nell'anno successivo. Si tratta del c.d. “Fondo crediti di dubbia esigibilità” (FCDE). Nella sostanza, la Tari non versata, entro i termini di legge previsti, verrà pagata da tutti gli altri utenti.

Per tanto, “i cittadini adempienti” sono chiamati a farsi carico della tassa sia per il consumo personale che per coprire i deficit delle casse comunali causati dall’evasione dei morosi. Per tali ragioni, i rappresentanti dell'Associazione, chiedono all’Amministrazione trapanese di far conoscere alla cittadinanza in che misura “il non riscosso” incide sull’importo della Tari e se siano state proficuamente avviate (anche attraverso l’esternalizzazione del servizio) ed in che termini, le azioni di recupero dei crediti non riscossi nei confronti dei cittadini morosi.

«In questi giorni, peraltro, prendiamo atto degli interventi di “pulizia straordinaria” intrapresi dall’Amministrazione trapanese in varie zone del nostro Comune. Non possiamo non guardare con estremo favore a siffatti interventi anche se crediamo che, soprattutto nell’ultimo periodo, vi sia una certa tendenza a far apparire come straordinario ciò che invece dovrebbe rientrare nell’ambito dell’ordinaria amministrazione», dichiara Giuseppe Caradonna, componente del direttivo dell'Associazione.

«Garantire la costante pulizia del territorio – continua l'avvocato- anche attraverso i dovuti controlli e le sanzioni da irrogare ai cittadini incivili, rientra infatti (o, almeno, dovrebbe rientrare) nella normale attività di una amministrazione comunale. Occorrerebbe tener conto, piuttosto, delle circostanze che i cittadini trapanesi versano una TARI tra le più alte d'Italia».

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