Parole di orgoglio, di gratitudine quelle del presidente dell’AsdAccademia Trapani Salvatore Ciaramita che ha ripercorso la stagione appena conclusa culminata con il salto di categoria in Promozione per la stagione 2022/23.
«Quello che mi viene da dire è che siamo partiti con i migliori auspici ma non è stato così semplice come pensavo. Abbiamo commesso qualche errore ma sicuramente alcuni aspetti, come la scelta dei ragazzi e di mister Alberto Amoroso, si sono rivelate scelte vincenti e hanno portato soprattutto i frutti sperati. Approfitto per ringraziare in primis loro, oltre che tutto lo staff, i dirigenti che hanno collaborato con noi.Più che per me o che per la società, esprimo la mia felicità per i ragazzi che hanno avuto una chance che magari gli era stata tolta in precedenza: è stata la possibilità, anche in un campionato non importante ma alquanto complicato, di poter dimostrare il proprio valore in campo.
Secondo me, si tratta di ragazzi che hanno un grande futuro con margini di miglioramento enormi. Solamente acquisendo una buona autostima che viene dalle vittorie, a mio parere, avranno modo di migliorare e perché no, per qualcuno di loro, poter arrivare in qualche realtà più blasonata in campionati maggiori». Qual è il primo ricordo che si porterà dietro dopo questo primo anno?«Una cosa che mi viene da dire e che mi ha impressionato è la coesione di questo gruppo giovane. E i meriti vanno dati tutti al nostro mister; per la prima volta, Domenica scorsa ho viaggiato con loro in pullman e ho potuto assistere alla forza di un gruppo fondata sull’amicizia.
Il segreto per la vittoria è questo qui che va oltre alle qualità tecniche o all’esperienza di un singolo». Presidente, si è creato un nuovo movimento calcistico a Trapani..«Vedendo il “Roberto Sorrentino” pieno di gente ogni Domenica, sì. Ciò che voglio precisare è che, né da parte mia né tantomeno di tutta la società, si volesse creare un’alternativa al Trapani o alle società del territorio. Quello che mi piacerebbe è che un giorno si possa realizzare un connubio con il Trapani Calcio che è e che rimarrà la società guida in città.
La mia concezione – da sempre avuta - è che dovremo darci una mano e agevolare i giovani a Trapani». Sui piani futuri:«Sono nuovo, ma mi dicono che bisogna mettersi immediatamente al lavoro (ride). Da questa settimana siamo già ripartiti, vogliamo organizzarci subito per la stagione 2022/23. Domenica scorsa al ritorno sul pullman, un ragazzo mi ha chiesto se poter sperare in una squadra che possa vincere anche in Promozione. La mia risposta è stata affermativa; anche perché si fa sport solamente così.
Vincere o no non spetta solamente a noi ma di sicuro non costruirei una squadra per restare nella categoria, o addirittura rischiare di tornare in Prima Categoria. Quello di cui sono convinto è di privilegiare il gruppo già esistente e rafforzarlo con chi può fare al caso nostro. La linea che terremo è quella che abbiamo già avuto, ossia quella di valorizzare i giovani e abbassare l’età media, condizione che non può far altro che farmi piacere anche perché abbiamo un mister che incarna al meglio il nostro modo di intendere il calcio».
«Mi ha fatto piacere sentirmi dire che è stato quasi un miracolo, al primo anno, riuscire a centrare la Promozione. A dire il vero, non so se pecco un po’ di presunzione, io ci ho sempre creduto. Prossimo anno? Ci organizzeremo ancora meglio, non anticipo nulla perché è carino che sia una sorpresa. L’auspicio è quello che i ragazzi possano continuare a divertirsi: alcuni di loro mi hanno confessato che mai, come in questa stagione, si sono divertiti. Se ognuno di loro, ma anche noi, acquisisce consapevolezza non vedo limiti al fare bene».
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