Artemisia: Rese note le motivazioni per Errante, altro che associazione segreta, Lo Sciuto ne auspicava la fine politica

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
28 Maggio 2019 18:41
Artemisia: Rese note le motivazioni per Errante, altro che associazione segreta, Lo Sciuto ne auspicava la fine politica

Il 21 marzo scorso scattò l’operazione Artemisia che portò ad arresti e provvedimenti che disarticolarono un’intera classe politica locale. Un’operazione che vene strombazzata come una delle più importanti della storia giudiziaria di questa provincia,  con i media nazionali che per settimane parlarono di questa nuova presunta loggia che avrebbe gestito le sorti di questa comunità. Sin da subito manifestammo le tante perplessità su un’operazione che, a fronte di alcune palesi responsabilità e di alcune condotte che saranno valutate dai giudici nelle fasi successive, altre posizioni apparvero da subito come fuori da ogni logica e prive di qualsiasi rilevanza penale o morale, ma ascrivibili a semplici accordi di natura politica che in nessuna maniera potevano condurre alla commissione di reati.

Le motivazioni sull’ annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare  nei confronti dell’ex sindaco Felice Errante, depositate questa mattina dai giudici del Tribunale del Riesame, restituiscono dignità ad un uomo, ad un professionista e ad un politico che  alcuni avevano provato ad infangare quasi come a voler dimostrare, distruggendo l’uomo prima che il politico, che la classe dirigente che aveva gestito questo comune fosse tutta da mandare al macero. Il danno è stato fatto e molto ci vorrà prima che questa ferita possa rimarginarsi, ma oggi Felice Errante, se mai qualcuno avesse potuto dubitarne, potrà riprendere quel percorso di ricostruzione a testa alta e con la schiena dritta e con una rinnovata fiducia nella giustizia.

A.Q. Di seguito alcuni stralci dell’ordinanza del Tribunale del Riesame che vi invito a leggere con attenzione: “insussistenti gravi indizi di colpevolezza ordine ai delitti dell'incolpazione provvisoria ascritta all'Errante”…accertando quindi solo “l'esistenza di accordi di natura politica aventi ad oggetto la scelta dei candidati alle elezioni del 2017 e di coloro che avrebbero dovuto rivestire incarichi governativi; scelte queste poste in essere all'interno di una coalizione tra partiti, funzionali al rafforzamento del loro consenso elettorale”.

Conclude il collegio: “In conclusione nel caso in esame, allo stato delle indagini, da una parte, difetta ogni ricostruzione della struttura organizzati della contestata associazione, essendosi limitati, dapprima la pubblica accusa e poi il g.i.p ad un'ampia esposizione dei singoli rapporti di amicizia o colleganza tra alcune persone; dall’altra, le iniziative descriite, per la massima parte, non sono affatto attribuibili ad un gruppo organizzato, ma al solo Lo Sciuto e spesso attengono alla sua precisa strategia clientelare tesa ad allargare il suo consenso elettorale, che, rispetto alle vicende indicate dalla pubblica accusa quali indiziariamente comprovanti l'esistenza del sodalizio segreto, non appaiono attingere profili di illiceità penale; di contro, le uniche condotte illecite poste in essere da Lo Sciuto gal contestato sodalizio e non con gli stessi soggetti della presunta associazione, tra i quali proprio l'odierno impugnante Errante, non intaccato da alcuna contestazione per reati fine.

Quanto all'associazione segreta, poi, rilevato che dall'ordinanza impugnata non emergono condotte di interferenza organizzate e pianificate dai sodalizio, ma condotte di influenza poste in essere, di volta in volta dai singoli, eventualmente (ma non necessariamente) in concorso tra loro, per conseguire le finalità (non necessariamente illecite penalmente) occasionalmente perseguite. In ultimo rileva il collegio: Giurintano e Lo Sciuto auspicavano la "fine politica" che l'Errante meritava, se non incontrava gli interessi affaristici del Lo Sciuto…Veniva confermato che l'interesse del Lo Sciuto era solamente quello del tornaconto personale e che per tali ragioni era pronto a mettere da parte l'Errante .

Eloquente era l'intenzione del Lo Sciuto, poco prima del rimpasto nella giunta del Comune di Castelvetrano, di sfruttare il suo potere politico per affermarsi in giunta anche a spese del sindaco Errante.”  

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