Uno degli effetti più imponenti di questa epidemia è, sicuramente, quello dell'abbandono e della dilagante solitudine degli anziani, soprattutto per coloro che vivono all’interno delle strutture. Per isolare i nonnini e proteggerli da questo maledetto virus gli operatori, infatti, hanno “chiuso” le visite ai familiari. Una scelta sofferta ma fatta solo per il loro bene. La situazione ha generato negli anziani un senso di solitudine e tristezza che li accompagna ormai da circa 8 mesi. 
Per questo, oltre alle tantissime attività organizzate dagli operatori per tenerli impegnati e dare sfogo alla loro creatività, è stata realizzata, anche a Trapani presso la struttura il “Villaggio dei Nonni”, una vera e propria stanza degli abbracci.
Si tratta di una parete trasparente di plastica rigida che protegge dal contagio e permette di vedere e di toccare – attraverso dei guanti – il nonno come se niente fosse cambiato. E così alle porte del Natale i nonnini ritrovano, anche se in forma diversa dal solito, il calore dei loro cari.
Un'esperienza già sperimentata in molti centri del Nord Italia che consente anche agli anziani ospiti della struttura trapanese di ricevere un gesto di affetto per alleviare la solitudine e la durezza di un periodo di restrizioni così lungo.
