Valderice, al via l’edizione 2025 della rassegna letteraria "Terrazza d'autore"

Redazione Prima Pagina Trapani

Comincia il 15 luglio la XX edizione della rassegna letteraria Terrazza d’Autore, curata da Ornella Fulco e Stefania La Via. Gli appuntamenti, che si svolgeranno al Teatro comunale “On. Nino Croce” di Valderice, avranno quest'anno come tema conduttore “Confine/confini”.

Al centro della riflessione un tema tanto antico quanto, anche dolorosamente, attuale. Un filo rosso che attraversa epoche, geografie, linguaggi e sensibilità, intrecciandosi con le più profonde domande sull’identità, sull’appartenenza e sulla libertà.

Il confine delimita, separa, protegge. Ma è anche soglia, passaggio, varco possibile verso l’altro da sé. Nella scrittura, esso si manifesta come limite della parola e insieme come orizzonte da superare, sfida che stimola l’immaginazione a esplorare territori ignoti, spazi interiori, paesaggi culturali.

“In un tempo segnato da nuove barriere, fisiche e simboliche, e da un rinnovato bisogno di dialogo e apertura – sottolineano Ornella Fulco e Stefania La Via – la Letteratura ci invita a ripensare il confine non come muro ma come luogo d’incontro. Gli autori e le autrici che animeranno questa edizione, testimoni di voci, provenienze e percorsi diversi, ci guideranno in un viaggio tra storie che attraversano limiti geografici, sociali, linguistici, politici ed esistenziali. Vent’anni di parole, pensiero e comunità ci conducono oggi a varcare una nuova soglia. E ci ricordano che ogni confine, prima che una linea, è una narrazione da ascoltare e riscrivere insieme”.

Sei gli incontri della stagione 2025

Si inizia il 15 luglio con “Storie oltre l’umano”, Luigi Lo Cascio racconta Storielle per granchi e per scorpioni. Uomini, animali e piante danno vita a racconti pronti a disinnescare certezze, a metterci di fronte allo specchio delle nostre fallaci sicumere.Con una vena umoristica che lo percorre, il libro è un invito a meditare, un gioco con il lettore che impara a leggere la propria quotidianità ora con leggerezza, ora in profondità. Proprio come i due animali che danno il titolo alla raccolta, Lo Cascio ci avvisa: questi racconti vanno letti con il beneficio del dubbio.

Le “Storielle” a cui allude il titolo non sono da intendersi come “storie piccole”: si tratta, piuttosto, di frammenti, testimonianze, scarti, illuminazioni nelle quali ciascuno di noi può rispecchiarsi il tanto che basta per affilare chele e aculei e poter guardare poi alle cose di tutti i giorni con uno sguardo diverso. Come sempre la buona narrativa dovrebbe fare, i racconti di Lo Cascio inducono cortocircuiti e spaesamenti in modo da riattivare il metabolismo narrativo del lettore.

L’attore siciliano, noto al grande pubblico per le sue interpretazioni in film come “I cento passi”, La meglio gioventù”, “Baarìa”,“Il nome del figlio”, “Il signore delle formiche”, “La stranezza”, conferma il suo talento anche di scrittore e, forte di una tradizione letteraria che va da Landolfi a Buzzati e da Kafka a Borges,dà voce alle nostre più grandi paure e alle piccole ossessioni, denudandole e portandole all’estremo, al punto da renderle paradossali e grottesche – quando non, per contro, liriche e commoventi.

Il18 luglio, “L’irriducibile anelito del possibile”, Gianfranco Perriera racconta Giacomo Leopardi, un uomo al confine.Il regista, saggista, autore teatrale, figlio del grande e indimenticato Michele Perriera, parlerà del suo ultimo, interessante saggio dedicato al pensiero Leopardiano, edito da Mimesis. Perriera, con profondità e leggerezza, ci offre uno sguardo attento su un uomo che è stato non solo uno dei massimi autori della Letteratura italiana ma anche uno dei più originali pensatori della modernità, che ha fatto della filosofia una vocazione, una ricerca continua di senso.

L’universo di Leopardi è in dialogo con pensatori e scrittori contemporaneie, non a caso, abbiamo voluto intitolare il nostro incontro “Giacomo Leopardi, un uomo al confine”perché il suo pensiero si colloca al confine tra gli opposti, “una sorta di gioco a rimpiattino dei contrari”. Ma c’è un elemento che oggi ci appare estremamente attuale e ineludibile: il falso mito del progresso, del primato assoluto del moderno. Tema dalla cui costola sono nati i grandi antimoderni del Novecento, uno per tutti Pasolini.

Conversa con l’autore Stefania La Via, letturedi Giampiero Montanti.

Terzo appuntamento il 24 lugliocon“Obsolescenza programmata”. Viaggio al confine della parola. Incontro con Renzo Cremona.Ritorna un ospite che ha segnato la storia di Terrazza d’Autore, il poeta e scrittore veneto Renzo Cremona, una delle voci più importanti nel panorama letterario contemporaneo.L'autore converserà con Stefania La Via sulla sua ultima raccolta, Obsolescenza programmata, pubblicata dall'editore Il Leggio.

Come suggerisce il titolo, i testi poetici rappresentano una riflessione sulla caducità, sul deterioramento e sulla finitezza, concetti che vengono esplorati dall'autore in relazione alla vita, alle relazioni umane e anche al rapporto con la tecnologia e la società contemporanea.

Un'indagine sulla ricerca incessante della "parola che ci spieghi, che affiori per dirci chi siamo". In un mondo in continua evoluzione e forse votato a una rapida dismissione, l’individuo fatica a trovare una sua collocazione, rimanendo spesso "nascosto... Dentro idiomi che non sanno come", al confine-soglia tra mondi distanti anche se apparentemente interconnessi.

Renzo Cremona è un autore prolifico con diverse pubblicazioni alle spalle, che spaziano dalla poesia alla prosa poetica e al teatro. Obsolescenza programmata si inserisce quindi in un percorso artistico caratterizzato da una ricerca espressiva profonda e spesso orientata a sondare temi esistenziali e sociali. Valente linguista, ha dedicato una poderosa grammatica alla lingua chioggiotta che ha avuto prestigiosi riconoscimenti nazionali.L’incontro proseguirà con ilreading tratto dal libro con le voci di Stefania La Via, Ornella Fulco e Giampiero Montanti.

L’8 agostosarà la volta de “Al confine dei corpi. Il genere nella Letteratura contemporanea”. Un percorso con Stefania Auci. L’autrice della fortunata saga dei Florio e appassionata studiosa di Letteratura, converserà con Stefania La Via intorno ad un tema affascinante della produzione letterariadel Novecento, ovvero il confine tra maschile e femminile a partire dall’Orlando di Virginia Woolf. L’obiettivo primario è indagare come le diverse forme letterarie abbiano plasmato, riflesso e sfidato le convenzionali nozioni di identità maschile e femminile.

Il romanzo, in particolare, ha offerto uno spazio cruciale per esplorare le sfumature dell'identità di genere, consentendo agli autori di addentrarsi nella psicologia dei personaggi e di rappresentare identità in evoluzione. Autori come Virginia Woolf, con il suo romanzo Orlando, hanno esplicitamente giocato con la fluidità di genere, presentando un protagonista che cambia sesso nel corso della narrazione. Anche Elsa Morante ha esplorato nei suoi scritti i confini labili tra maschile e femminile.

In un’epoca in cui i confini dell’identità (in particolare quella di genere) sono sempre più discussi, emerge il valore dell’empatia, della necessità di “mettersi nei panni” dell’altro, per comprendere l'esperienza altrui, senza giudizio.Quello con Stefania Auci sarà, quindi, un viaggio affascinante alla scoperta dei modi in cui la produzione letteraria riflette e al contempo critica la costruzione sociale del genere. Un appuntamento che rinnova la peculiare formula da cui è nata e si è sviluppata Terrazza d’Autore: rileggere e riscoprire secondo nuove chiavi di lettura la Letteratura contemporanea.Le letture sono di Ornella Fulco.

“Nata a primavera. Alda Merini, tra ragione e follia”èil titolo del quinto appuntamento della rassegna che proporrà uno spettacolo di teatro concerto a cura di Rosalia Billeci. Insieme a lei, voce narrante, Maria Rainieri, mezzosoprano, Francesca Ciaccio, voce cantante, Angela Mirabile, percussioni, Carmelo Farina, chitarra.L’evento sarà un omaggio alla memoria della poeta Alda Merini, al legame indissolubile tra vita e poesia presente nelle sue opere. La poesia di Alda Merini cattura con la forza immaginifica delle sue parole, per il ritmo seducente dei versi, per l’intelligenza con cui svela le polisemiche verità dell’anima.

Un viaggio introspettivo nella nostra interiorità, dove i confini delle categorie razionali e culturali si dissolvono per lasciarci immergere nell’enigma del dolore.Una vita al confine, quella di Merini, vissuta tra l’alienazione e la lucidità, come testimoniano i suoi diari e la sua immensa produzione poetica che innesca il desiderio di trovare un senso a ciò che sembra sfuggire a ogni razionale comprensione.

Ultimoappuntamentodella rassegna il 26 agostocon“La masseria delle allodole”. Quando il confine diventa cicatrice.Antonia Arslan racconta una storia da non dimenticare

Figura di spicco della cultura italiana, scrittrice, saggista e traduttrice di origine armena, Antonia Arslan è stata docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università degli Studi di Padova. La sua carriera accademica l'ha portata a dedicarsi in particolare alla Narrativa popolare e alla Letteratura femminile tra Ottocento e Novecento, scrivendo saggi fondamentali su questi argomenti.

Un aspetto centrale della sua vita e della sua opera è la riscoperta e l'approfondimento delle proprie origini armene. Ha tradotto le opere del grande poeta Daniel Varujan, contribuendo a far conoscere al pubblico italiano la cultura e la storia di questo popolo.

La masseria delle allodole, la sua opera più celebrepubblicata nel 2004, è stata ripubblicata in una nuova veste all'inizio di quest'anno per il ventesimo anniversario dell’uscita. Il romanzo, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti ed è stato tradotto in 15 lingue, ha dato voce alle memorie familiari legate al Genocidio Armeno del 1915. Dal libro è stato tratto l'omonimo film dei fratelli Tavianiche ha avuto un successo enorme, contribuendo a sensibilizzare l'opinione pubblica su una pagina tragica della Storia, per lungo tempo poco conosciuta o ignorata.

Una vicenda in cui il confine è cicatrice difficile da rimarginare, un racconto di grande e tragica attualità. Il romanzo attinge profondamente alle memorie familiari dell'autrice e questo conferisce al racconto un'autenticità e una forza emotiva particolari, rendendolo una testimonianza letteraria che va oltre la mera ricostruzione storica. Arslan riesce a dare un volto umano e una voce alle vittime. Conversa con l’autrice Stefania La Via, letture di Ornella Fulco.

Terrazza d’Autore, che è inserita nellaRete delle Rassegne e dei Festival letterari della provincia di Trapani, anche quest’anno si svolgesotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura (CEPELL) del Ministero della Cultura e con il partenariato culturale di BiblioTP-Rete delle Biblioteche della provincia di Trapani. La rassegnasi colloca tra le attività connesse al progetto culturale Axis MAB e del Museo ‘San Rocco” di Trapani e si svolge con il patrocinio del Comune di Valderice, incollaborazione con la Biblioteca Comunale “De Stefano” di Valderice e della “Libreria del Corso” di Trapani. 

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