Trapani. "Oltraggioso il compenso irrisorio previsto dal Conservatorio Scontrino per l'addetto stampa"
“Il conservatorio di musica A. Scontrino di Trapani cerca un giornalista, con laurea magistrale, come addetto stampa per due anni, ma vuole pagarlo 166 euro al mese lordi. Altro che lavoro nero e caporalato, questo è solo un oltraggio alla professione giornalistica”.
E’ quanto dichiara il segretario provinciale di Assostampa Vito Orlando, dopo aver letto l’avviso pubblico, emanato martedì scorso dal presidente del conservatorio Nicola Di Grigoli, di ricerca di un addetto stampa per le loro attività.
Il servizio richiesto, secondo l’avviso pubblicato sul sito istituzionale del conservatorio, è finalizzato allo svolgimento delle seguenti attività: collaborazione per attività di ufficio stampa e comunicazione delle attività istituzionali, con particolare riferimento all’attività di produzione artistica del Conservatorio; cura della comunicazione istituzionale del Conservatorio relativamente agli eventi di maggior rilevanza esterna; gestione dei rapporti con organi di stampa, emittenti radio-televisive, editoria online, social network; redazione e diffusione di comunicati stampa relativi alle attività istituzionali e di produzione artistica e verifica dell’attualità dei contenuti del sito istituzionale; organizzazione di conferenze stampa relative alle iniziative di particolare rilevanza pubblica con la Direzione e la Presidenza dell’Istituto; raccolta, pubblicazione e gestione di una rassegna stampa periodica, anche attraverso strumenti informatici; assistenza alla gestione della presenza istituzionale sui social network; cura dell’aggiornamento delle mailing list di pubblici destinatari della comunicazione istituzionale; collaborazione alla realizzazione di prodotti informativi a supporto delle attività di comunicazione integrata.
“Una mole enorme di lavoro a fronte di un compenso irrisorio - aggiunge Orlando – cui non ci si può nascondere dietro la locuzione ‘deve assicurare presenza periodica’, senza l’indicazione del monte ore lavorative. Non penso agiscano in questo modo con i docenti! Tutto questo denota una chiara sottovalutazione del valore del lavoro giornalistico”.
Secondo il sindacato unitario dei giornalisti si tratta, nel caso del “Conservatorio di musica di Stato”, di un ente pubblico, tenuto quindi a rispettare le norme sull’informazione istituzionale. Manca inoltre l’indicazione dei criteri di determinazione del compenso, liquidato poi annualmente, e quindi lavorerà per un anno prima di poter ricevere le prime somme.
Il Conservatorio, secondo Assostampa Trapani, avrebbe dovuto acquisire un parere di congruità dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia prima di iniziare la procedura di affidamento dell’incarico professionale, soprattutto alla luce della legge n. 49/2023 sull’equo compenso e delle prassi già previste per altri ordini professionali. La legge sull’equo compenso prevede che i bandi predisposti da pubbliche amministrazioni devono rispettare i parametri di equo compenso vigenti per ciascuna professione.
Ma non è tutto: per un progetto del PNRR denominato “Music4D” viene emanato un secondo avviso “per attività di ufficio stampa e comunicazione delle attività istituzionali collegate al progetto", per duemila euro complessive lorde fino al 31 marzo 2026, a fronte di un finanziamento assegnato al Conservatorio di Trapani, pari a 349.708 euro.
Interviene sulla vicenda anche il GUS, il Gruppo Uffici Stampa: “La retribuzione palesemente irrisoria – dice il presidente regionale Orazio Vecchio - ci fa indignare tutti. Il compenso offerto da questi bandi appare non solo non motivato, ma anche lontanissimo da qualsiasi concetto di equità. Questi avvisi presentano criticità significative, come la mancata indicazione dei criteri di determinazione del compenso e la violazione dell'equo compenso: Il bando dovrebbe motivare il compenso offerto, indicando i criteri adottati o i riferimenti tabellari o parametrici utilizzati. La legge impone che il compenso sia adeguato all'importanza dell'opera e al decoro della professione”.
La segreteria provinciale di Assostampa Trapani e il direttivo del GUS Sicilia chiedono l’immediato ritiro in autotutela dei due avvisi e un confronto con il Conservatorio per definire criteri di compenso equi e trasparenti, oltre che le modalità di selezione.
Si invita infine l’Ordine professionale siciliano a emanare norme deontologiche che sanzionino gli iscritti che prestano la loro opera non rispettando le norme sull’equo compenso.