La tradizione musicale napoletana conquista Trapani con l'orchestra "Tornaccantà"

Redazione Prima Pagina Trapani

Si è concluso con una standing ovation lo spettacolo "Il riscatto e il futuro - Note, voci e tesori di Napoli" andato in scena al Chiostro San Domenico di Trapani. Sul palco della 77a stagione dell'Ente Luglio Musicale Trapanese la musica dell'orchestra "Tornaccantà" e le straordinarie testimonianze di rinascita dei giovani del Rione Sanità di Napoli raccolte nel libro "Vico esclamativo" di Chiara Nocchetti.

LE STORIE CHE HANNO COMMOSSO TRAPANIAttraverso le interpretazioni degli attori Carlo Geltrude e Anna de Stefano, il pubblico ha conosciuto Salvatore, che dopo 15 anni di carcere ha imparato che "non si salva da solo" e oggi lavora come guida: "Non sono qui per chiedere scusa, sono qui per ricominciare. Ho 29 anni e questa è la storia di come ho imparato a piangere".Toccante anche il racconto di Amara, giovane migrante dalla Costa d'Avorio che ha attraversato deserti e mari: "Siamo venuti a vivere, perché a casa nostra si muore", oggi è guida turistica e la sua "razza è la più bella di tutte, la razza umana".La vicenda di Miryam ha colpito tutti i presenti: nata "sotto al ponte della Sanità, gigante e maestoso, messo lì a dividere chi sta sopra da chi sta sotto", voleva fuggire ma ha scoperto che "crescere non è vedere nuovi luoghi ma avere nuovi occhi".Particolare emozione ha suscitato il racconto di Adele, narrato dalla voce della figlia appena nata Irene: una vita segnata dalla violenza poi convertita in passione per l'arte e l'archeologia.

IL SIMBOLO DEL RISCATTO: LE CATACOMBEAl centro di queste storie di rinascita ci sono le catacombe di San Gennaro, trasformate da sito archeologico abbandonato in meta turistica da 200 mila visitatori l'anno. I giovani del quartiere, guidati dalla cooperativa La Paranza di padre Antonio Loffredo, sono diventati custodi e narratori di 2.000 anni di storia.

UN PROGETTO VISIONARIO: TORNACCANTÀL'orchestra rappresenta la sintesi di un'iniziativa ambiziosa nata nel 2023 per volontà del prof. Attilio Varricchio, che da oltre 20 anni sostiene le attività sociali di padre Antonio Loffredo nel quartiere napoletano. Due gli obiettivi: formare ragazzi del territorio per l'inserimento lavorativo nel mondo dello spettacolo e creare una Casa della canzone napoletana per preservare il patrimonio musicale partenopeo.Gestito dalla Fondazione di Comunità San Gennaro Ente Filantropico con la Cooperativa sociale La Paranza, la Cooperativa di comunità La Sorte e il Museo Diocesano Diffuso (MUDD), l'iniziativa ha ricevuto il sostegno di Banca Intesa Sanpaolo.I risultati: 20 allievi formati gratuitamente, 6 concerti-spettacolo per oltre mille spettatori, visite ed eventi gratuiti per 800 persone.

Ha inoltre contribuito al recupero della Chiesa di Sant'Aspreno ai Crociferi, sede del Museo di Jago.Diretta da Claudio Cardito al sax, con i maestri Mauro Squillante (mandolino), Maria Paola Sinforosa (voce), Lorenzo Marino (chitarra) e Francesco Palescandolo (percussioni), l'ensemble ha eseguito un repertorio da Pino Daniele ("Napule è", "Je so pazzo") ai classici come "'O sole mio", "Funiculì Funiculà", "'O surdato nnammurato", "Malafemmena" di Totò, "Dicitencello vuje", "Tazza 'e cafè", "Briganti se more" e "Tammurriata nera".

NOTA STAMPA

STRUMENTI DELLA RINASCITAChitarre e mandolini realizzati col legno delle imbarcazioni approdate a Lampedusa, costruiti dai detenuti nelle liuterie di Opera e Secondigliano, frutto del progetto "Metamorfosi" della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti di Milano.

L'IMPEGNO DELLE ISTITUZIONI"Abbiamo fortemente voluto questo evento perché rappresenta il cuore pulsante di ciò che l'arte può fare: convertire le ferite in bellezza, l'esclusione in opportunità," ha dichiarato l'assessore alla Cultura del Comune di Trapani Rosalia d'Ali. "Con Walter Roccaro abbiamo creduto sin dal primo momento in questo progetto che unisce Napoli e Trapani in un abbraccio di speranza. Trapani, porta del Mediterraneo, era il luogo ideale per accogliere queste testimonianze di rinascita.""Progetti come Tornaccantà dimostrano quanto sia fondamentale la sinergia tra istituzioni per dare vita a iniziative che vanno oltre il semplice intrattenimento," ha sottolineato Natale Pietrafitta, consigliere delegato dell'Ente Luglio Musicale Trapanese.

"È attraverso queste partnership che possiamo moltiplicare l'impatto sociale dell'arte e della cultura, trasformando ogni spettacolo in un'opportunità di crescita collettiva.""Dal Rione Sanità arriva una lezione per tutti: la musica e, ancor di più, la parola cantata, riescono a dare una forza speciale agli urli strazianti e ai silenzi assordanti di sofferenza e dolore, sublimandoli in un atto di riscatto", ha aggiunto il direttore artistico Walter Roccaro.Prossimo appuntamento: sabato 7 giugno, ore 21.00, Parco Archeologico di Selinunte "Concerto delle orchestre sinfoniche giovanili della Sicilia centro occidentale".

La 77ª Stagione è organizzata dall'Ente Luglio Musicale Trapanese con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Siciliana e del Comune di Trapani.Partner: Airgest SpA, Conservatorio di Musica di Stato "Antonio Scontrino" di Trapani.