La Diocesi aderisce al flash mob per Gaza organizzato a Trapani

Redazione Prima Pagina Trapani

«Il cuore della Chiesa è straziato per le grida che si levano dai luoghi di guerra, in particolare dall’Ucraina, dall’Iran, da Israele, da Gaza. Non dobbiamo abituarci alla guerra, anzi, bisogna respingere come una tentazione il fascino degli armamenti potenti e sofisticati» Anche ieri dall'udienza generale è riecheggiata la voce del papa Leone XIV contro la guerra. Un grido che sentiamo nella nostra carne insieme a quello dei nostri fratelli e sorelle che soffrono per una barbarie che vecchi e nuovi padroni del mondo, da bomba a bomba, stanno mettendo in atto per inseguire il "vitello d'oro" del potere e degli affari. Si aprono nuovi fronti con il rischio di un'escalation incontrollabile su cui converge la preoccupazione mondiale rischiando di farci chiudere gli occhi su altri fronti caldi dall'Africa fino a Gaza.

Per questo motivo, la Diocesi di Trapani, con il vescovo Pietro Maria Fragnelli, ha deciso di aderire all'iniziativa promossa per domani 20 giugno da alcune sigle associative, sindacali e politiche di Trapani (flash mob ore 18 davanti Palazzo Cavarretta) perché, al di là delle appartenenze, anche la nostra terra faccia sentire la sua voce tra coloro che non si girano dall'altra parte rispetto alla violazione dei diritti umani sulla striscia di Gaza dove il conflitto, come ha recentemente denunciato anche il patriarca di Gerusalemme Pizzaballa, ha un volto «disumano» che «stanno pagando gli ultimi, i poveri, le donne, i bambini».

Facciamo sentire la nostra voce perché con responsabilità e ragione si torni al dialogo per «una pace duratura, fondata sulla giustizia, sulla fraternità e sul bene comune» (Leone XIV). Il vescovo invita a pregare: il soccorso dello Spirito Santo plasmi i cuori più induriti in tutti gli angoli del mondo e li renda fucine di amore e non di odio.