Il primo libro di Marco Bova: "Matteo Messina Denaro, latitante di Stato"

Redazione Prima Pagina Trapani

Il primo libro del giovane Marco Bova, giornalista e videomaker trapanese, è stato pubblicato l’11 novembre 2021 ed è intitolato “Matteo Messina Denaro, latitante di stato”.

Il libro tocca molti temi importanti che hanno influenzato la storia dei 28 anni di latitanza del boss di Castelvetrano come la magistratura, le forze dell’ordine, la massoneria fino ad evidenziare tutte le piste bloccate sulla sua cattura.

Nel libro vengono raccontati nel minimo dettaglio ogni via percorsa, ogni inciampo e anche i tentativi di insabbiare gli addetti alla sua caccia ed emerge una mafia in evoluzione, anzi già trasformata in una “Cosa Nuova”: i legami con la massoneria e con i “salotti buoni”, le infiltrazioni nel mondo dell’alta finanza, gli interessi internazionali.

Inoltre Marco Bova pone due domande molto importanti alle quali il lettore è libero di rispondere secondo il proprio parere:” Lo Stato non riesce o non vuole comprendere? -oppure-” Lo Stato non sa o non vuole procedere?”

Il caporedattore Bellavia del settimanale “L’Espresso” elogia il libro del giovane giornalista esprimendo queste sue considerazioni:” Più sconcertante della pur prolifica produzione sul tema. Ne viene fuori un’analisi puntigliosa delle tracce cancellate che hanno allungato i giorni e gli anni della fortuna di un boss, nato nella culla dell’intreccio tra mafia e massoni. Bova ricostruisce anche le filiere del potere economico che ruotano attorno a Matteo Messina Denaro, Diabolik: grande distribuzione, turismo, energie rinnovabili, sanità, produzione vinicola, fondi pubblici, tanti e a pioggia, grandi eventi. Il puzzle ricostruito da Bova è un elenco di covi caldi e cerchi che si stringono, cimici che smettono di funzionare, che i familiari di Matteo Messina Denaro rintracciano con provvidenziali bonifiche, talpe che soffiano dettagli salvifici, punteggiano interi paragrafi di questa corsa avvelenata.”

Che altro aggiungere? Si rimane senza fiato e con la curiosità di capire di più e meglio i perversi meccanismi di uno Stato in cui noi giovani dobbiamo vivere il nostro futuro con un passato di dubbi irrisolti, di misteri, di incognite.

Un grazie speciale a un nostro concittadino che ci induce ad assumere un atteggiamento critico nei confronti di quello che ci arriva dai mass media e non è poco.

Alessandro Palermo (2^ I Liceo delle Scienze Umane opzione economico-sociale) della redazione “Occhio di Falco”