Fermo amministrativo per una nave greca ormeggiata a Mazara del Vallo
Un’ispezione a bordo di una nave battente bandiera greca, ormeggiata nel porto di Mazara del Vallo, avrebbe fatto emergere “numerose non conformità rispetto alle prescrizioni in materia di sicurezza della navigazione e protezione dell’equipaggio previste dalle convenzioni internazionali ratificate dall'Italia”. Lo affermano i militari della Guardia costiera che nei giorni scorsi hanno eseguito il controllo con un nucleo ispettivo specializzato in sicurezza della navigazione.
L’attività è stata condotta dalle Capitanerie di porto di Trapani e di Mazara del Vallo, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Palermo.
“Per la gravità di alcune di tali deficienze – si legge in una nota diffusa oggi – il team ispettivo ha disposto il fermo amministrativo della nave (cosiddetta “detenzione”) allo scopo di evitare che, riprendendo il mare, la stessa possa costituire un pericolo per le persone a bordo, per l’ambiente marino e costiero e per le altre navi in navigazione”.
La nave potrà riprendere la navigazione solamente dopo che il personale della Guardia Costiera, attraverso una nuova ispezione, avrà accertato che le irregolarità rilevate siano state sanate.
L’attività rientra nella cosiddetta “Port State Control”, “cioè – viene spiegato – il controllo delle navi straniere che approdano nei porti nazionali e discende dal “Memorandum di intesa” siglato a Parigi nel 1982 dai Principali Paesi dell’Unione Europea e dal Canada. Tale Memorandum ha istituito un sistema armonizzato di controllo delle navi straniere che approdano nei porti dei Paesi membri. Il sistema consente di attribuire un “profilo di rischio” ad ogni nave assoggettata al regime di controllo, basato sulla tipologia di nave e sulla sua storia ispettiva. In tal modo si riesce ad individuare le navi sub-standard che vengono assoggettate ad ispezioni più frequenti ed approfondite”.