​Erice Città Europea dello Sport 2027, plauso della deputata regionale Ciminnisi (M5S)

Redazione Prima Pagina Trapani

"La designazione di Erice come Città Europea dello Sport 2027 è una notizia che riempie d’orgoglio le comunità ericina e trapanese". Lo ha dichiarato la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Cristina Ciminnisi, dopo aver appreso del riconoscimento assegnato al Comune di Erice da ACES Europe.

Ciminnisi sottolinea però che il titolo non può essere considerato un punto d’arrivo, ma piuttosto un impegno concreto per migliorare e potenziare gli impianti sportivi, rendendoli pienamente fruibili, moderni e accessibili a tutti: "Desidero rivolgere i miei più sinceri complimenti all’amministrazione comunale di Erice, alla sindaca, Daniela Toscano, all’assessora allo Sport, Rossella Cosentino, e a tutto il gruppo di lavoro che ha creduto e investito in questo progetto. Erice ha oggi una straordinaria opportunità - afferma la deputata - ma anche una grande responsabilità: trasformare questo riconoscimento in risultati tangibili per i cittadini, le associazioni e i giovani che vivono lo sport ogni giorno, anche sostenendoli con risorse e programmazione".

La parlamentare regionale trapanese richiama inoltre l’attenzione su esperienze recenti che potenzialmente possono rappresentare un cambio di passo nelle politiche di sviluppo sociale e culturale: "Dopo Gibellina, capitale dell’arte contemporanea per il 2026, Erice è un ulteriore esempio di come la nostra provincia può riuscire a essere attrattiva. Poi però i Comuni devono essere sostenuti e messi nelle condizioni di poter sfruttare questi titoli come vere opportunità, che non si esauriscono nell'anno della nomina".

"Da parte mia - conclude Ciminnisi - ci sarà il massimo impegno per vigilare e sostenere ogni iniziativa utile a far sì che questo traguardo porti benefici duraturi alla comunità ericina e in particolare ai nostri ragazzi, per i quali lo sport rappresenta uno strumento di crescita e un’alternativa positiva a situazioni di disagio e marginalità sociale che potrebbero indurli verso comportamenti devianti. Ecco perché auspico, anche col sostegno della Regione Siciliana, una pianificazione che renda tale riconoscimento non un titolo simbolico, ma un’occasione di sviluppo e valorizzazione del territorio".