​Castellammare del Golfo. Bloccato peschereccio con una “spadara” di duemila metri

Redazione Prima Pagina Trapani

Un’operazione a tutela dell’ambiente marino e del rispetto delle leggi sulla pesca marittima, è stata condotta dal personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Castellammare del Golfo, con il coordinamento del Centro di Controllo Area Pesca della Direzione marittima di Palermo.

A bordo di una unità da pesca appartenente alla marineria di Porticello, in arrivo al porto di Castellammare del Golfo, i militari hanno scoperto e sequestrato una rete da pesca del tipo “spadara” di 2.000 metri, “un attrezzo derivante – evidenziano – la cui detenzione a bordo è vietata dalle normative comunitarie perché non selettivo e particolarmente impattante anche per altre specie come delfini e capodogli”.

Le accurate ispezioni operate dalla Guardia Costiera hanno permesso di individuare la rete a bordo del peschereccio, “abilmente occultata in una paratia a doppio fondo nascosta da un finto puntello posto sul ponte di coperta” (nella foto); l’intuizione dei militari ha permesso di trovare l’attrezzatura e di “rivelare anche alcune tecniche utilizzate dal personale di bordo, costituite dall’applicazione di un sistema di maglie removibili tali da farlo apparire come un attrezzo da circuizione a chiusura meccanica normalmente consentito”.

Il personale della Guardia Costiera, pertanto, oltre al sequestro dell’attrezzatura da pesca vietata, ha elevato al comandante dell’unità da pesca tre sanzioni amministrative per un totale di 6.000 euro, rispettivamente per detenzione di attrezzo non consentito, occultamento di attrezzo a bordo dell’unità da pesca, nonché per aver effettuato attività di pesca con licenza scaduta.

Dalla Capitaneria di porto viene ricordato che “l’utilizzo di reti vietate e/o comunque non regolare nuoce gravemente all’ecosistema marino in quanto la non conformità delle maglie permette la cattura di esemplari e di taglia inferiore a quella consentita”.