A Trapani il workshop “Tracciamo il nostro futuro digitale” per poter navigare sicuri in rete

Redazione Prima Pagina Trapani

Fornire agli adolescenti gli strumenti per poter navigare in “rete” al riparo dalle insidie del web, sviluppando un senso critico che consenta loro di sapere distinguere, ad esempio, tra le cosiddette fake news e le notizie reali. E’ stato il filo conduttore del workshop “Tracciamo il nostro futuro digitale”, organizzato dall'ASP Trapani in collaborazione con il Comune di Trapani e il Distretto Socio Sanitario D50. All’iniziativa, realizzata nell’ambito della Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete, e coordinata da Gaetano Vivona, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asp Trapani, sono intervenuti tra gli altri il vescovo di Trapani, monsignor Pietro Maria Fragnelli, e il sindaco Giacomo Tranchida.

Gremita la sala conferenze del complesso San Domenico con una folta rappresentanza di alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado del trapanese, giovani di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, proprio il target di riferimento degli studi condotti a livello nazionale sugli effetti di un uso distorto della tecnologia sulle nuove generazioni. “C’è una fortissima fragilità tra le nuove generazioni- ha detto Vivona- e una fortissima tendenza all’isolamento, nota anche come sindrome di ‘Hikikomori’, che li porta a rinchiudersi in se stessi”.Medici, sociologi e psicologi dell’Asp si sono soffermati sull’impatto della rete per la salute mentale mentre i funzionari della Polizia Postale, coordinati dall’ispettore superiore Dominga De Toma, responsabile della sezione operativa sicurezza cibernetica di Trapani, hanno parlato di strategie di prevenzione e protezione dei dati online.Sull’aspetto dell’isolamento sociale generato da un iper connessione è intervenuto anche Francesco Pira, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell'Università di Messina.

“Molto spesso- ha spiegato Pira- la connessione non garantisce una connessione con il mondo esterno. Dai dati forniti da studi del CNR si evince come i ragazzi non riescono a trovare, anche quando sono a scuola, una connessione reale con i loro compagni. Tutto questo è molto preoccupante. Dobbiamo lavorare tutti insieme. E’ necessaria - ha concluso - un’alleanza educativa per combattere questa vera e propria emergenza educativa".