Trapani, il Tribunale riconosce i diritti della famiglia arcobaleno
Una sentenza del Tribunale di Trapani obbliga l’ufficio demografico del Comune alla trascrizione della genitorialità di una coppia omosessuale trapanese, Leo e Francesco, che avevano avuto due figli 19 mesi fa a Los Angeles, ricorrendo all’utero in affitto e che si erano visti rigettare, senza motivazioni, lo scorso 6 marzo la richiesta dal sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida; questo suo rifiuto aveva provocato una grande mobilitazione da parte di diverse associazioni che si battono per il riconoscimento di diritti sociali.
In pochi giorni, infatti, è nato il comitato #giacomometticiunafirma che ha raccolto oltre duemila firme a favore della coppia. All’appello hanno aderito anche parlamentari nazionali e associazioni per chiedere al primo cittadino di riconoscere il diritto della coppia alla doppia genitorialità, nonostante il vuoto legislativo. Ma la giustizia è arrivata prima della politica. La sentenza del tribunale riconosce i diritti alla coppia omosessuale “Deve ritenersi che non riconoscere lo status di figli di determinerebbe una ingiustificata e intollerabile discriminazione a danno dei minori rispetto ad altri minori nati da coppie di sesso diverso e mediante tecniche di procreazione consentite nel nostro Paese”, si legge nella sentenza.
Di questo si è parlato questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nei locali della Cgil promossa dall’associazione Punto Dritto che ha dato vita al comitato spontaneo #giacomometticiunafirma. L’iniziativa è stata anche occasione per parlare della festa delle famiglie in programma domenica alla Villa Margherita, dalle 10 alle 17.