Trapani, il latino alla portata dei ragazzi: l'idea della scuola Bassi-Catalano

Redazione Prima Pagina Trapani

Si è tenuto ieri l’incontro di restituzione degli esiti di “In Latinorum scaena” ed “E-Sperimentando”, i due progetti sperimentali pensati dall’I.C. Bassi Catalano per l’avviamento allo studio del latino e il potenziamento delle competenze in ambito scientifico. 

L’iniziativa, realizzata dall’Istituto Comprensivo in collaborazione con studenti e docenti del Liceo Fardella Ximenes, ha permesso di avviare interessanti azioni nell’ottica della verticalizzazione del curricolo formativo, progettando percorsi di apprendimento unitari, pianificando obiettivi da raggiungere nel tempo e favorendo opportunità di orientamento consapevole agli studenti e alle studentesse che transitano dalla scuola del I ciclo alla scuola del II ciclo, incidendo positivamente sul contrasto al fenomeno della dispersione scolastica. 

«Siamo partiti dalla consapevolezza che il latino non è soltanto una lingua classica ma è esercizio del pensiero - ha dichiarato la Professoressa Ornella Cottone, Dirigente Scolastica dell'Istituto Comprensivo - perché lo studio del latino favorisce l’acquisizione di un metodo di lavoro e il consolidamento delle competenze linguistico-comunicative potenziando la lingua madre. Con lo staff del Fardella Ximenes abbiamo pensato di proporre agli studenti preorientati allo studio liceale un approccio innovativo all’insegnamento delle discipline classiche con uno stimolo ad interpretarle in chiave moderna, analizzando il pensiero degli antichi per poter comprendere meglio il confronto tra culture. Il teatro e la drammatizzazione, canali particolarmente vicini ai giovani, hanno favorito l’interiorizzazione di contenuti e metodi in maniera divertente e attuale».

Soddisfatto anche il Dirigente del Liceo, prof. Filippo De Vincenzi, il quale, ringraziando il team della Bassi Catalano per la collaborazione, ha commentato positivamente gli esiti dei due progetti puntualizzandone l’efficacia formativa e l’entusiasmo mostrato dagli studenti più giovani in occasione delle attività svolte proprio nei laboratori del Liceo, che sono risultati ambienti di apprendimento altamente motivanti per il prosieguo degli studi. 

«La chimica, la fisica e il mondo degli esperimenti sono stati scoperti in un contesto nuovo dai giovanissimi, guidati dalle mani esperte dei docenti e degli studenti del liceo. I risultati sono stati davvero sorprendenti» ha affermato il preside De Vincenzi.

Presenti alla performance finale, oltre ai Dirigenti Scolastici, i docenti referenti dei due Istituti, gli studenti protagonisti e le loro famiglie.

L’evento si è concluso con la recitazione di un testo prodotto dalla studentessa Miriam Vullo, frequentante la classe terza della Scuola Bassi Catalano. Lo riproponiamo integralmente per il suo valore intrinseco, come testimonianza dell’efficacia dei progetti stessi. 

«Vi voglio invitare a riflettere su un tema che, spesso, si ha timore di affrontare. Guardatevi per un attimo indietro, visualizzate il vostro percorso, quanta strada avete fatto e quanta ancora ne dovete fare. Stiamo crescendo tutti, da chi ha 13 anni a chi ne ha 17, stiamo affrontando una costante prova per arrivare il più lontano possibile. Mentre vi guardo negli occhi so che ho davanti a me ho futuri dottori, operai, insegnanti, scrittori... Tutti noi diventeremo qualcuno che contribuirà alla società, ma se fosse proprio questa a tagliarci la strada? Quante volte abbiamo pensato di rinunciare ad un nostro sogno solo perché avevamo paura di deludere i nostri genitori, professori o gli occhi giudicanti delle persone. "Tu sarai avvocato", " tu sei brava in matematica, sarai ingegnere ", “Tu vuoi fare la parrucchiera? … è un lavoro dignitoso per la nostra famiglia?”. Ma io vi chiedo... “TU chi vuoi essere?” 

Ragazzi, non smettete mai di studiare perché, per quanto possa essere faticoso o noioso, vi darà la libertà di essere voi stessi. Studiate e metteteci la passione. Un giorno vi troverete in una casa nuova, in un'altra città, forse, con un nuovo lavoro.. In quel momento, nel guardarvi indietro vi auguro possiate dire "io sono orgogliosa/o del mio percorso, io ce l'ho fatta." Questi due progetti d'orientamento sono stati solo un modo per avvicinare i ragazzi alla passione. Quando ero in quel laboratorio io mi guardavo intorno e pensavo “Questo è il mio posto, io amo tutto ciò, che siano esperimenti o formule." Io sentivo le mie pupille brillare, le stesse che voglio vedere in ognuno di voi, perché siamo noi giovani il futuro, quindi, rendiamolo indimenticabile. Concludo dicendovi solamente un'ultima cosa: voi potete farcela ad inseguire i vostri sogni, questa è la vostra vita! E ora, brillate di luce propria..perchè siamo le future stelle di questo universo!»