Trapani, giovane ragazza vive per strada: l'appello di CO.TU.LEVI
«Da diverse settimane, ormai, assistiamo impotenti alla vicenda di Martha, giovane ragazza nigeriana che vive per strada in prossimità di uno stabile della via Osorio in condizioni del tutto precarie, soprattutto in questi giorni - durante i quali - l’ondata di freddo non ha risparmiato nemmeno la nostra città.
Martha - è sotto gli occhi di tutti - necessita di un aiuto immediato.Come CO.TU.LEVI. abbiamo interpellato il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida e l’assessore con delega ai servizi sociali Vincenzo Abbruscato i quali, contattati telefonicamente dalla presidente Aurora Ranno, hanno manifestato pari preoccupazioni per la vicenda, ben conoscendone gli elementi e i contorni ed essendosi già da tempo prontamente attivati. Martha, infatti, è già stata sottoposta a dei trattamenti medici, sebbene i sanitari non avrebbero riscontrato particolari criticità mentali (così apprendiamo dalla stampa).
Chi ha avuto modo di vedere Martha, però, ha più volte potuto constatare in lei atteggiamenti particolari come il parlare da sola o l’essere estremamente diffidente ed impaurita.Non vogliamo, in questa sede, esprimere giudizi per i quali non siamo competenti. L’appello che lanciamo alle Istituzioni e alle Autorità tutte è quello, però, di prendere celeri provvedimenti a tutela di una vita in evidente stato di precarietà e di pericolo e che, parimenti, questa vicenda non resti nel limbo di pendenze unicamente dal contorno burocratico.
Una giovane donna, sola, da settimane ripara sotto un portico in precarie condizioni di sicurezza ed ambientali (con temperature che la notte raggiungono anche i 5 o 6 gradi), oltre che essere esposta a svariati pericoli e rischi. Come CO.TU.LEVI. siamo e saremo sempre pronti e disponibili ad offrire il nostro contributo, in collaborazione con tutte le istituzioni pubbliche e le realtà del volontariato che, non lo dimentichiamo, svolgono da anni un lavoro prezioso ed encomiabile per rendere la nostra comunità più vivibile ed…umana».