Trapani, estumulazioni al Cimitero: Garuccio chiede la revoca dell'ordinanza

Redazione Prima Pagina Trapani

Con una PEC inviata al segretario generale del Comune di Trapani, al sindaco Tranchida e al dirigente ai Servizi cimiteriali, la candidata sindaca per Trapani Anna Garuccio ha chiesto formalmente la revoca dell’ordinanza sindacale n. 38 del 11/04/2023 che dispone la “revoca delle concessioni perpetue o a tempo determinato di durata eccedente i novantanove anni a causa della situazione di grave insufficienza del cimitero comunale rispetto al fabbisogno giornaliero di sepolture in applicazione del comma 2 dell'art.92 del d.p.r. 285 del 10/09/90”.

Questo il testo integrale del documento:

«Premesso che il comma due dell’articolo 92 del d.p.r. 285 del 1990 consente alle amministrazioni di estumulare le salme antecedenti al 1975 solo quando ”non sia possibile provvedere tempestivamente all'ampliamento o alla costruzione di nuovo cimitero”.

Considerato che il numero esagerato di salme in giacenza in attesa di sepoltura dalla scorsa estate non è frutto di una situazione improvvisa, bensì della mancata programmazione di questa amministrazione in merito al fenomeno della morte che non può essere affrontato sul momento ma deve essere frutto di programmazione costante e preventiva attraverso le politiche regolamentari la giunta e il consiglio comunale non hanno snellito in questi anni e nel corso degli ultimi mesi, attraverso le modifiche attuate, il fenomeno delle sepolture e degli ingressi al cimitero di trapani bensì lo hanno ingolfato attraverso: i ricongiungimenti, e aprendo la possibilità di sepoltura anche a chi non è nato ne è residente a trapani.Nulla in questi anni si è fatto per allargare il campo di inumazione, né si è lavorato per la costruzione di nuovo padiglione. non si può far pagare ai trapanesi le colpe dell’inefficienza e della superficialità con cui è stato affrontato negli anni il problema cimiteriale.Tantomeno la soluzione al malcontento dei cittadini scaturito a seguito dell’ordinanza può essere affrontato con un approccio di tipo elitario che vorrebbe adesso salvaguardare le tombe di coloro che portano un cognome illustre.La famiglia di un personaggio illustre, ha gli stessi sentimenti di una persona non abbiente.

È un principio di uguaglianza. nell'articolo 62 al comma tre, si legge che tale operazione deve essere notificata entro 30 giorni dall’esecuzione. nessuna notifica è giunta alle famiglie delle salme da estumulare.Tutto quanto premesso, si ritiene sbagliata l’applicazione del comma 2 dell'art.92 del d.p.r. 285 del 10/09/90” applicabile solo ad imprevisti e non a mancata programmazione. si chiede pertanto la revoca dell’ordinanza del sindaco n. 38 del 11/04/2023».